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Il Signore degli Anelli


LA COMPAGNIA DELL'ANELLO



Trascrizione della versione integrale, comprensiva di scene inedite e allungate


A cura di Estella Brandybuck






 

SCENA 1 – Prologo: “Un Anello per domarli…”

 

 

I amar prestar aen… Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen… Lo sento nell’acqua. Han mathon ne chae… Lo sento nella terra. A han noston ned ‘wilith. Lo avverto nell’aria. Molto di ciò che era si è perduto. Perché ora non vive nessuno che lo ricorda.

 

***

 

Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei Grandi Anelli. Tre furono dati agli Elfi, gli esseri immortali più saggi e leali di tutti. Sette ai Re dei Nani, grandi minatori e costruttori di città nelle montagne. E Nove, Nove anelli furono dati alla razza degli Uomini, che più di qualunque cosa desiderano il potere. Perchè in questi anelli erano sigillate la forza e la volontà di governare tutte le razze. Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un altro Anello.

Nella terra di Mordor, tra le fiamme del Monte Fato, Sauron, l'Oscuro Signore, forgiò in segreto un Anello Sovrano per controllare tutti gli altri, e in questo Anello riversò la sua crudeltà, la sua malvagità e la sua volontà di dominare ogni forma di vita.

"Un anello per domarli tutti."

Uno a uno, i paesi liberi della Terra di Mezzo caddero sotto il potere dell'Anello. Ma alcuni opposero resistenza. Un'ultima alleanza di Uomini ed Elfi marciò contro le armate di Mordor, e sui pendii del Monte Fato combattè per la libertà della Terra di Mezzo.

 

***

 

ELROND: Tangado haid! Leithio i philinn!

 

***

 

La vittoria era vicina, ma il potere dell'Anello non poteva essere sopraffatto. Fu in quel momento, quando ogni speranza era svanita, che Isildur, figlio del Re, afferrò la spada di suo padre.

Sauron, il nemico dei Popoli Liberi della Terra di Mezzo, venne sconfitto.

L'Anello passò a Isildur, che ebbe quest'unica possibilità di distruggere il Male per sempre. Ma il cuore degli Uomini si corrompe facilmente, e l'Anello del Potere ha una volontà sua.

Esso condusse Isildur alla morte.

E alcune cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono perdute. La storia divenne leggenda, la leggenda divenne mito, e per duemilacinquecento anni dell'Anello si perse ogni conoscenza. Finché, quando si presentò l'occasione, esso irretì un nuovo portatore.

 

***

 

GOLLUM: Il mio Tessoro…

 

***

 

L'Anello pervenne alla creatura Gollum, che lo portò nei profondi cunicoli delle Montagne Nebbiose. E lì l'Anello lo consumò.

 

***

 

GOLLUM: E' venuto da me. E' mio. E' la mia gioia! E' mio… Il mio Tessoro!

 

***

 

L'Anello diede a Gollum un'innaturale lunga vita. Per cinquecento anni avvelenò la sua mente. E, nell'oscurità della caverna di Gollum, attese. Le tenebre strisciarono di nuovo nella foresta del mondo. Correvano voci di un'ombra ad Est, sussurri di una paura senza nome. E l'Anello del Potere percepì che era giunto il suo momento. Abbandonò Gollum.

Ma accadde qualcosa che l'Anello non aveva previsto. Fu raccolto dalla creatura più improbabile che ci fosse.

 

***

 

BILBO: Che cos'è?

 

***

 

Un Hobbit. Bilbo Baggins, della Contea.

 

***

 

BILBO: Un anello!

 

GOLLUM: Perduto! Il mio Tessoro è andato perduto!

 

***

 

Perché presto arriverà il momento in cui gli Hobbit plasmeranno la fortuna di tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 2 – Gli Hobbit

 

 

BILBO: Il ventiduesimo giorno di Settembre dell'anno 1400, secondo i calcoli della Contea. Casa Baggins, Saccoforino, Hobbiville, Decumano Ovest, la Contea, Terra di Mezzo. La Terza Era di questo mondo. “Andata  e Ritorno”: un racconto Hobbit di Bilbo Baggins.

Dunque, da dove cominciare? Ah, sì: " Riguardo agli Hobbit". Gli Hobbit vivono e coltivano i quattro Decumani della Contea da centinaia di anni, contenti di ignorare ed essere ignorati dal mondo della Gente Alta. Dopotutto, poichè la Terra di Mezzo è piena di innumerevoli strane creature, gli Hobbit devono sembrare di scarsa importanza, non essendo né rinomati come grandi guerrieri, né considerati tra i più saggi. Ah ah ah ah ah ah ah… Frodo! C'è qualcuno alla porta!

In effetti, alcuni hanno osservato che l'unica vera passione degli Hobbit è il cibo.

Un'osservazione ingiusta, visto che abbiamo anche sviluppato un profondo interesse nel preparare la birra e nel fumare l'erba-pipa. Ma dove il nostro cuore veramente palpita, è la tranquilla, silenziosa buona terra coltivata. Perchè tutti gli Hobbit hanno amore per le cose che crescono.

Eh, sì, senza dubbio agli altri i nostri modi appaiono pittoreschi… Ma oggi più che mai sono fermamente convinto che non è una brutta cosa festeggiare una vita semplice. Frodo, la porta! Spinarelli, dov'è quel ragazzo? Frodo!!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 3 – La Contea

 

 

GANDALF: Lungi dall'uscio dal quale parte… Devo seguirla contro ogni sorte… La via prosegue, non ha porte… Lungi dall'uscio dal quale parte… Ora la via si è spinta ancor oltre… Devo seguirla contro ogni sorte…

 

FRODO: Sei in ritardo!

 

GANDALF: Uno stregone non è mai in ritardo, Frodo Baggins. Né in anticipo. Arriva precisamente quando intende farlo.

 

FRODO: Ahah ahah, eh ah ah… E' meraviglioso vederti, Gandalf!

 

GANDALF: Ah ah ah… E io mi sarei perso il compleanno di tuo zio Bilbo?

 

***

 

GANDALF: E come sta la vecchia canaglia? Ho sentito che sarà una festa di particolare magnificenza.

 

FRODO: Conosci Bilbo. L'ha trasformata in una baraonda.

 

GANDALF: Beh, dovrebbe fargli piacere!

 

FRODO: Metà Contea è stata invitata… E l'altra metà si presenterà comunque!

 

***

 

BILBO: E così la vita nella Contea va avanti, più o meno come in questa passata Era, piena dei suoi andirivieni, con cambiamenti che avvengono lentamente. Sempre che avvengano… Perché le cose sono fatte per durare nella Contea, passando da una generazione all'altra. C'è sempre stato un Baggins a vivere qui, sotto la collina, a Casa Baggins… E ci sarà sempre.

 

***

 

FRODO: A dirti la verità, Bilbo è diventato un po' strano. Insomma, più del solito… Ha cominciato a chiudersi nel suo studio. Trascorre ore e ore su delle vecchie mappe quando crede che io non lo guardi.

 

***

 

BILBO: Dov'è finito?

 

***

 

FRODO: Ha in mente qualcosa…

 

GANDALF: Hm?

 

FRODO: E va bene. Tieniti i tuoi segreti!

 

GANDALF: Cosa?

 

FRODO: Ma so che hai qualcosa a che farci.

 

GANDALF: Oh povero me!

 

FRODO:  Prima del tuo arrivo noi Baggins eravamo ben considerati.

 

GANDALF: Ah, sì?

 

FRODO: Mai avuto avventure o fatto cose impreviste!

 

GANDALF: Se ti riferisci all'incidente con il drago, c'entravo pochissimo. Ho solo dato a tuo zio una spintarella fuori dalla porta.

 

FRODO: In ogni modo, sei ufficialmente etichettato come disturbatore della quiete.

 

GANDALF: Ma và!

 

BAMBINI HOBBIT: E' Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf, Gandalf! Gandalf, Gandalf! I fuochi d'artificio, Gandalf! I fuochi d'artificio… Ehhh!!!

 

GANDALF: Oh! Ah ah ah! Oh!

 

FRODO: Gandalf? Sono felice che tu sia tornato!

 

GANDALF: Anch'io, ragazzo mio. Anch’io…

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 4 – Vecchi amici

 

 

BILBO: No, grazie! Non vogliamo altri visitatori, benefattori o lontani parenti!

 

GANDALF: Neanche vecchissimi amici?

 

BILBO: Gandalf?

 

GANDALF: Bilbo Baggins!

 

BILBO: Mio caro Gandalf!

 

GANDALF: Che bello vederti! Centoundici anni di età! E chi ci crederebbe? Non sei invecchiato di un giorno!

 

BILBO: Ah ah! Avanti, entra! Benvenuto, benvenuto! Eccoci qua. Del thé? O magari qualcosa di più forte? Mi sono rimaste alcune bottiglie di Vecchi Vigneti… “1296”: un'ottima annata! E' vecchio quasi quanto me, ahahahah! Fu imbottigliato da mio padre. Ne stappiamo una, eh?

 

GANDALF: Solo del thé, grazie. Sì… Oh, oh oh oh…

 

BILBO: Ti aspettavo la settimana scorsa. Non che importi. Tu vai e vieni come ti pare. L'hai sempre fatto e lo farai sempre. E' che mi hai colto impreparato, vedi? Abbiamo solo del pollo freddo, qualche sottaceto... Oh! Qui c'è del formaggio. No, no, non può andare, troppo rischioso. Abbiamo marmellata di lamponi, torta di mele... C’è della crema da qualche parte, ma ho paura che non basti per il dessert… Oh, no, siamo a posto! Ho trovato del Pan di Spagna. Ecco qua, per una piccola merenda! Speriamo che basti… Posso farti delle uova se vuoi. Oh… Gandalf?

 

GANDALF: Solo del thé, grazie.

 

BILBO: Certo. Non ti dispiace se mangio?

 

GANDALF: Oh no, affatto.

 

LOBELIA: Bilbo! Bilbo Baggins!

 

BILBO: Non sono in casa! Basta! … Sono i Sackville-Baggins.

 

LOBELIA: So che ci sei!

 

BILBO: Vogliono la casa. Non mi hanno perdonato di essere vissuto tanto… Devo allontanarmi da questi insopportabili parenti: sempre attaccati al campanello, mai un attimo di pace! Voglio tornare a rivedere le montagne. Le montagne, Gandalf! E poi trovare un posto tranquillo dove il finire il mio libro. Oh, il thé!

 

GANDALF: Così intendi andare a fondo con il tuo piano.

 

BILBO: Sì, sì, sì sì, è tutto deciso. Ho predisposto ogni cosa. Oh, grazie!

 

GANDALF: Frodo sospetta qualcosa.

 

BILBO: E' naturale. E' un Baggins! Non uno zuccone Serracinta da Pietracasa.

 

GANDALF: Glielo dirai, non è vero?

 

BILBO: Sì, sì!

 

GANDALF: E' molto affezionato a te.

 

BILBO: Lo so. Forse verrebbe con me se glielo chiedessi. Ma credo che, dentro di sé, Frodo sia ancora innamorato della Contea. Dei suoi boschi, campi, fiumiciattoli. Io sono vecchio, Gandalf. So che non lo sembro, ma comincio a sentirlo nel cuore. Mi sento sottile… Quasi stiracchiato come il burro spalmato su troppo pane. Ci vuole una vacanza. Una lunghissima vacanza… E non penso che ritornerò. In effetti, non voglio farlo.

 

***

 

BILBO: Il vecchio Tobia… La miglior erba-pipa del Decumano Sud. Gandalf, amico mio, questa sarà una notte indimenticabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 5 – Una festa lungamente attesa

 

 

BILBO: Salve, salve. Grassotto Bolgeri. Ah ah, che piacere vedervi! Accomodatevi!

 

***

 

FRODO: Coraggio Sam! Invita Rosie a ballare!

 

SAM: Credo che mi scolerò un'altra birra…

 

FRODO: Oh no, mio caro. Buttati!

 

***

 

BILBO: E io stavo lì, alla mercé di tre mostruosi Troll! E tutti e tre discutevano tra loro su come ci avrebbero cucinati. Se arrostirci allo spiedo o sedersi su di noi uno a uno, riducendoci a gelatina. Passarono così tanto tempo a discutere del come e del perché, che i primi raggi del sole sbirciarono sopra la cima degli alberi... E li trasformarono in pietra!

 

***

 

PIPINO: Presto!

 

GANDALF: Oh! Sono partiti! Ah ah ah…

 

MERRY: No, no, quello grande, quello grande!

 

PIPINO: Eh?

 

MERRY: Oh!

 

***

 

BILBO: Signora Serracinta, che piacere! Benvenuta, benvenuta. Sono tutti figli vostri?

 

SIGNORA SERRACINTA: Eh sì.

 

BILBO: Santo cielo, siete stata produttiva!

 

LOBELIA: Bilbo?

 

BILBO: S… Sackville Baggins! Nascondiamoci!

 

BILBO: Grazie, ragazzo mio. Sei un bravo giovanotto. Io sono molto egoista, sai? Sì, davvero. Molto egoista. Non so perchè ti ho preso con me dopo che sono morti i tuoi, ma non è stato per carità. Credo sia stato perché, di tutti i miei numerosi parenti, tu eri l'unico Baggins con una gran forza d'animo.

 

FRODO: Bilbo, sei stato all'osteria del Gaffiere?

 

BILBO: No... Beh, sì, ma non… Non è questo il punto. Il punto è, Frodo, che te la caverai.

 

***

 

PIPINO: Fatto!

 

MERRY: Devi infilarlo nel terreno!

 

PIPINO: Ma è nel terreno!

 

MERRY: Fuori!

 

PIPINO: L'idea è stata tua!

 

HOBBIT: Guardate là!

 

FRODO: Bilbo! Bilbo, attento al drago!

 

BILBO: Drago? sciocchezze! Non si vede un drago in questa zona da un migliaio di anni.

 

MERRY: Bello quello!

 

PIPINO: Prendiamone un altro! Ah…

 

GANDALF: Meriadoc Brandybuck e Peregrino Took. Dovevo immaginarlo!

 

***

 

DONNA HOBBIT: Discorso, Bilbo!

 

HOBBIT: Discorso!

 

FRODO: Discorso!

 

BILBO: Miei cari Baggins e Boffin! Took e Brandybuck! Scavari! Paffuti! Soffiatromba! Bolgeri! Serracinta! E Tronfipiede!

 

SIGNOR TRONFIPIEDI: Tronfipiedi!

 

BILBO: Oggi è il mio centoundicesimo compleanno!

 

FOLLA HOBBIT: Tanti auguri!

 

HOBBIT: Tanti Auguri!

 

BILBO: Ahimé, centoundici anni di vita non sono sufficienti in mezzo a della gente così straordinaria e ammirevole. Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell'affetto che meritate.

 

HOBBIT: Cosa?

 

BILBO: Io… Io ho da fare. Ho rimandato troppo a lungo. Mi duole annunciare che questa è la fine! Io me ne vado. Vi saluto dal più profondo del cuore. Addio.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 6 – Addio caro Bilbo

 

 

BILBO: Eh eh eh eh eh… Uh!

 

GANDALF: Ti riterrai incredibilmente scaltro.

 

BILBO: Suvvia, Gandalf! Hai visto le loro facce?

 

GANDALF: Ci sono molti anelli magici a questo mondo, Bilbo Baggins, e nessuno di essi va usato con leggerezza.

 

BILBO: Era solo per giocare un po'! Eh, probabilmente hai ragione, come al solito. Darai una mano a Frodo, vero?

 

GANDALF: Due mani! Ogni volta che non dovrò usarle altrimenti.

 

BILBO: Lascio ogni mia cosa a lui.

 

GANDALF: E del tuo anello che mi dici? Gli lasci anche quello?

 

BILBO: Sì, sì. E' in una busta, sulla mensola del caminetto.

 

GANDALF: Ah, hmm.

 

BILBO: No, aspetta: ce… Ce l'ho qui in tasca. Eh eh… Eh… Non è… Non è strano? Sì. Dopotutto, perché no? Perché non dovrei tenerlo?

 

GANDALF: Credo che faresti meglio a lasciartelo alle spalle, Bilbo. Ti è così difficile?

 

BILBO: Beh, no… Invece sì! Ora che è il momento, non voglio separarmi da lui. E' mio! L'ho trovato io! E' venuto da me!

 

GANDALF: Non è il caso di arrabbiarsi.

 

BILBO: Se sono arrabbiato è colpa tua! È mio. Tutto mio. Il mio tesoro!

 

GANDALF Tesoro? È già stato chiamato così, ma non da te.

 

BILBO: Ahh! Non sono affaracci tuoi quello che faccio con le mie cose!

 

GANDALF: Io credo che tu l'abbia tenuto abbastanza.

 

BILBO: Lo vuoi per te, eh?

 

GANDALF: Bilbo Baggins! Non prendermi per uno squallido stregone da quattro soldi! Non cerco di derubarti… Cerco di aiutarti. Per tutti i tuoi lunghi anni, siamo stati amici… Credimi, come in passato. Hm? Lascialo qui.

 

BILBO: Hai ragione, Gandalf. L'anello deve andare a Frodo. E’ tardi. La strada è lunga… Sì, è ora.

 

GANDALF: Bilbo? Hai ancora l'anello in tasca!

 

BILBO: Eh eh… Già. Eh eh…

 

BILBO: Ho pensato a un finale per il mio libro: "E visse per sempre felice e contento, fino alla fine dei suoi giorni."

 

GANDALF: Sono sicuro che sarà così, amico mio.

 

BILBO: Addio, Gandalf.

 

GANDALF: Addio, caro Bilbo.

 

BILBO: La via prosegue, non ha porte… Lungi dall'uscio dal quale parte…

 

GANDALF: Al prossimo incontro.

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 7 – “Custodisci l’Anello, tienilo al sicuro”

 

 

BILBO: E' mio. Tutto mio. Il mio tesoro.

 

***

 

GANDALF: Enigmi nell'oscurità...

 

FRODO: Bilbo! Bilbo!

 

GANDALF: Il mio tesoro… Tesoro...

 

FRODO: Se n'è andato, non è vero? Aveva detto tante volte che voleva farlo, ma non l'avevo preso sul serio.

 

GANDALF: Tesoro… Il mio tesoro…

 

FRODO: Gandalf.

 

GANDALF: Hm? L'anello di Bilbo. Lui è andato a stare con gli Elfi. Ti ha lasciato casa Baggins... Insieme a tutti i suoi beni. L'anello è tuo, ora. Non tenerlo in vista.

 

FRODO: E tu dove vai?

 

GANDALF: Ho delle cose a cui badare.

 

FRODO: Quali cose?

 

GANDALF: Domande. Che richiedono risposte.

 

FRODO: Ma sei appena arrivato! Non capisco!

 

GANDALF: Neanch’io. Tienilo segreto, hm? E al sicuro.

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 8 – Il racconto di Isildur

 

 

Gollum: Aahhh! Contea! Baggins!

 

***

 

GANDALF: L’anno 3434 della Seconda Era. Qui segue racconto di Isildur, Re di Gondor, e della scoperta dell'Anello del Potere: “E' giunto a me. L'Unico Anello apparterrà d'ora in poi al mio regno. Tutti i miei discendenti saranno legati al suo destino, perché non voglio rischiare che l'Anello subisca danni. Mi è caro… Benché lo stia acquistando con grandi sofferenze. Le incisioni sulla fascia cominciano a sbiadire. La scritta, che in principio era chiara come fiamme incandescenti, è sparita del tutto. Un segreto che ora solo il fuoco può raccontare”.

 

***

 

NAZGUL: Contea… Baggins…

 

FATTORE MAGGOT: Non ci sono Baggins qui. A Hobbiville. Di là!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 9 – Al Drago Verde

 

 

MERRY E PIPINO (in coro insieme agli Hobbit della locanda): Hey, oh! La bottiglia che io voglio / Guarisce il cuore, annega il cordoglio / Pioggia o vento, sissignor / Ma ci sono molte miglia ancor / Dolce è il rumore della pioggerellina / E il ruscello che parte dalla collina / Ma meglio di questi è soprattutto…

 

PIPINO: … Un boccale di birra dentro il Took!

 

I HOBBIT: Ci sono delle strane creature nella Contea. Nani, e altri di natura niente affatto gradevole.

 

GAFFIERE: Si avvicina una guerra. Le montagne pullulano di Goblin.

 

II HOBBIT: Storie antiche e favole per bambini, non c'è altro. Cominci a parlare come il vecchio Bilbo Baggins… Quello era tocco!

 

GAFFIERE: Eh, il giovane signor Frodo qui, eh, lui sì che è tocco!

 

FRODO: E ne sono orgoglioso! Alla salute, Gaffiere!

 

II HOBBIT: Già.

 

GAFFIERE: Alla salute!

 

II HOBBIT: Beh, non ci deve interessare quello che succede al di là dei nostri confini. Tieni il naso fuori dai guai e nessun guaio verrà da te.  

 

***

 

ROSIE: Buona notte.

 

SAM: Buona notte!

 

FRODO: Buonanotte!

 

II HOBBIT: Buona notte, dolce pulzella di birra dorata.

 

SAM: Oh, attento a con chi fai lo sdolcinato!

 

FRODO: Non temere, Sam. Rosie riconosce un idiota quando lo incontra.

 

SAM: Davvero?

 

FRODO: Buona notte, Sam.

 

SAM: ‘Notte, padron Frodo.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 10 – L’ombra del passato

 

 

GANDALF: E’ nascosto? E’ al sicuro?

 

FRODO: Ah! Che cosa fai?

 

GANDALF: Allunga la mano, Frodo. E’ freddo.

 

GANDALF: Che cosa vedi? Vedi niente?

 

FRODO: Niente. Non c'è niente. Aspetta… Ci sono dei segni. Mi sembra elfico. Non riesco a leggerlo.

 

GANDALF: Pochi ci riescono. La lingua è quella di Mordor, e non la pronuncerò qui.

 

FRODO: Mordor!

 

GANDALF: Nella Lingua Corrente si dice: "Un Anello per domarli tutti, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nell'Oscurità incatenarli”.

 

GANDALF: Questo è l'Unico Anello, forgiato da Sauron, l'Oscuro Signore, tra le fiamme del Monte Fato, preso da Isildur nelle mani di Sauron in persona.

 

FRODO: Bilbo l'ha trovato, nella caverna di Gollum.

 

GANDALF: Sì. Per sessant’anni anni l'Anello è rimasto quieto nelle mani di Bilbo, prolungandogli la vita, ritardandogli la vecchiaia. Ora non più, Frodo. Il male si sta scuotendo a Mordor. L'Anello si è svegliato. Ha sentito il richiamo del suo padrone.

 

FRODO: Ma è stato annientato! Sauron è stato annientato!

 

GANDALF: No, Frodo. Lo spirito di Sauron ha perdurato. La sua forza vitale è fissata all’Anello, e l'Anello è sopravvissuto. Sauron è tornato! I suoi Orchi si sono moltiplicati, la sua fortezza di Barad-Dur è ricostruita a Mordor. Gli occorre questo Anello per avvolgere le terre con una seconda oscurità. Lo cerca. Lo cerca, e non riesce a pensare ad altro. Perché l'Anello brama oltre ogni cosa di tornare nelle mani del suo padrone. Un tutt'uno: l'Anello e l'Oscuro Signore.

Frodo, lui non deve mai trovarlo!

 

FRODO: Va bene, lo mettiamo via. Lo terremo nascosto e non ne parleremo mai più! Nessuno sa che è qui, vero? Vero, Gandalf?

 

GANDALF: C'era qualcun altro che sapeva che Bilbo aveva l'Anello. Ho cercato ovunque quella creatura, Gollum, ma l'ha trovato prima il Nemico. Non so per quanto lo abbiano torturato. Ma tra le grida senza fine e i balbettii senza senso hanno riconosciuto due parole.

 

***

 

GOLLUM: Contea! Ahh! Baggins!

 

***

 

FRODO: Contea? Baggins? Ma questo li condurrà qui!

 

***

 

GUARDACONTEA: Chi va là?

 

***

 

FRODO: Prendilo, Gandalf! Prendilo!

 

GANDALF: No, Frodo.

 

FRODO: Tu devi prenderlo!

 

GANDALF: Non puoi offrirmi quest'Anello!

 

FRODO: Lo sto dando a te!

 

GANDALF: Non… Tentarmi, Frodo! Non oso prenderlo, nemmeno per tenerlo al sicuro. Capiscimi, Frodo: userei questo Anello per il desiderio di fare del bene, ma attraverso me eserciterebbe un potere troppo grande e terribile da immaginare!

 

FRODO: Ma non può restare nella Contea!

 

GANDALF: No. No, non può.

 

FRODO: Che devo fare?

 

GANDALF: Devi andartene, e alla svelta!

 

FRODO: Dove? Dove vado?

 

GANDALF: Allontanati dalla Contea. Va' al villaggio di Brea!

 

FRODO: Brea… Tu cosa farai?

 

GANDALF: Io ti aspetterò, alla locanda del Puledro Impennato.

 

FRODO: L'Anello sarà al sicuro lì?

 

GANDALF: Non lo so, Frodo. Mon so darti una risposta. Devo vedere il capo del mio ordine: è saggio e potente. Fidati, Frodo: lui saprà cosa fare! Lascerai dietro di te il nome Baggins. Questo nome non è sicuro fuori dalla Contea. Viaggia solo di giorno, lontano dalla strada.

 

FRODO: Posso tagliare attraverso i campi con facilità.

 

GANDALF: Mio caro Frodo, gli Hobbit sono creature davvero straordinarie. Puoi imparare quanto c'è da sapere sulle loro usanze in un mese, eppure, dopo cento anni riescono ancora a sorprenderti. Sta giù!

 

SAM: Oh!

 

GANDALF: Per tutti diavoli, Sam Gamgee! Stavi origliando?

 

SAM: Non origliavo niente, signore, davvero! Tagliavo solo l'erba sotto la finestra lì, se mi seguite...

 

GANDALF: E' un po' tardi per potare l'aiuola, non credi?

 

SAM: Le voci erano alte…

 

GANDALF: Cosa hai sentito? Parla!

 

SAM: N-n-niente d'importante! Ho sentito un sacco di cose su un anello e un Oscuro Signore, e forse sulla fine del mondo… Ma vi prego, vossignoria, non fatemi del male! Non trasformatemi in una strana creatura!

 

GANDALF: No? Forse no! Ho pensato a una soluzione migliore.

 

***

 

GANDALF: Vieni, Sam! Tieni il passo.

 

***

 

GANDALF: State attenti, tutti e due. Il Nemico ha molte spie al suo servizio: uccelli, bestie… E' al sicuro? Non metterlo mai. Attirerebbe i servi dell'Oscuro Signore. Rammenta sempre, Frodo: l'Anello sta cercando di tornare al suo padrone. Vuole essere trovato.

 

***

 

SAM: Ci siamo.

 

FRODO: Che vuoi dire?

 

SAM: Se faccio ancora un passo, non sarò mai stato così lontano da casa mia.

 

FRODO: Forza, Sam. Ricorda cosa diceva Bilbo: " E' pericoloso, …”

 

BILBO: “… Frodo, uscire dalla porta. Ti metti in strada, e se non dirigi bene i piedi, non si sa dove puoi finire spazzato via."

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 11 – Il passaggio degli Elfi

 

 

FRODO: Sam! Gli Elfi dei boschi! Si dirigono ai porti oltre le Bianche Torri. Ai Porti Grigi.

 

SAM: Lasciano la Terra di Mezzo.

 

FRODO: Per non fare più ritorno.

 

SAM: Non so perché, ora mi sento triste.

 

***

 

SAM: Dovunque mi stendo c'è una grossa radice che mi si infila nella schiena.

 

FRODO: Tu chiudi gli occhi, e immagina di ritrovarti nel tuo letto, con un soffice materasso e un bel cuscino di piume.

 

SAM: Non funziona, padron Frodo… Non riuscirò mai a dormire qui fuori.

 

FRODO: Neanch'io, Sam.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 12 – Saruman il Bianco

 

 

SARUMAN: Il fumo si alza dal Monte Fato. L'ora è tarda e Gandalf il Grigio cavalca verso Isengard in cerca del mio consiglio. Perché è per questo che sei venuto, non è così? Il mio vecchio amico.

GANDALF: Saruman.

 

***

 

SARUMAN: Ne sei sicuro?

 

GANDALF: Senza alcun dubbio.

 

SARUMAN: Così, l'Anello del Potere è stato trovato.

 

GANDALF: In tutti questi lunghi anni è stato nella Contea, sotto il mio naso!

 

SARUMAN: E non hai avuto la capacità di riconoscerlo. Il tuo amore per la foglia-pipa dei Mezzuomini ti ha rallentato il cervello.

 

GANDALF: Ma abbiamo ancora tempo, tempo per contrastare Sauron, se agiamo in fretta!

 

SARUMAN: Tempo? Quanto tempo credi che abbiamo? Sauron ha riacquistato molto del suo antico potere. Non può ancora assumere forma fisica, ma il suo spirito non ha perduto nulla della sua potenza. Rinchiuso nella sua fortezza, il Signore di Mordor vede tutto. Il suo sguardo trafigge nuvole, ombre, terra e… Carne. Sai a cosa mi riferisco, Gandalf. Un grande occhio, senza palpebre, avvolto nelle fiamme.

 

GANDALF: Sì, è Sauron.

 

SARUMAN: Sta richiamando a lui tutto il Male. Presto avrà radunato un esercito abbastanza imponente da lanciare un attacco alla Terra di Mezzo.

 

GANDALF: Sai questo? Come?

 

SARUMAN: Perché l'ho visto.

 

***

 

GANDALF: Un Palantir è un attrezzo pericoloso, Saruman.

 

SARUMAN: Perché? Perché dovremmo noi temere di usarlo?

 

GANDALF: Non possono spiegarci tutto, le perdute pietre veggenti. Non sappiamo chi altri potrebbe stare a guardare.

 

SARUMAN: L'ora è più tarda di quanto credi. Le forze di Sauron si stanno già muovendo. I Nove hanno lasciato Minas Morgul.

 

GANDALF: I Nove?

 

SARUMAN: Hanno attraversato il fiume Isen la vigilia di mezza estate, travestiti da Cavalieri Neri.

 

GANDALF: Hanno raggiunto la Contea?

 

SARUMAN: Troveranno l'Anello. E uccideranno colui che lo porta.

 

GANDALF: Frodo!

 

SARUMAN: Non avrai pensato che un Hobbit potesse contrastare la volontà di Sauron! Nessuno può farlo. Contro il potere di Mordor non ci può essere vittoria. Noi dobbiamo unirci a lui, Gandalf. Dobbiamo unirci a Sauron. Sarebbe saggio, amico mio.

 

GANDALF: Dimmi, amico: da quando Saruman il saggio ha abbandonato la ragione per la pazzia?

 

SARUMAN: Ti ho dato la possibilità di aiutarmi spontaneamente, ma tu hai scelto la via del dolore!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 13 – La scorciatoia per i funghi

 

 

SAM: Padron Frodo? Frodo? Frodo!

 

SAM: Credevo di avervi perso.

 

FRODO: Ma di che stai parlando?

 

SAM: E' una cosa che ha detto Gandalf.

 

FRODO: Che cosa ha detto?

 

SAM: "Non devi perderlo, Samvise Gamgee". E non voglio farlo.

 

FRODO: Sam, siamo ancora nella Contea! Cosa potrebbe accadere?

 

PIPINO: Frodo! Merry, è Frodo Baggins!

 

MERRY: Salve, Frodo!

 

SAM: Levati! Frodo, state bene?

 

FRODO: Cos'è questa storia?

 

MERRY: Sam, tieni qua!

 

SAM: Questo l'avete rubato al vecchio Maggot!

 

MERRY: E questo…

 

FATTORE MAGGOT: Se vi prendo, stavolta non la passate liscia! Via dal mio campo, sennò vi giuro che ve ne farò pentire! Andate via subito!

 

SAM: Ooh!

 

MERRY: Non capisco perché è così arrabbiato… Si tratta solo di qualche carota!

 

PIPINO: E di qualche cavolo. Ah, e di quei tre sacchi di patate che abbiamo preso la settimana scorsa… E poi i funghi la settimana prima…

 

MERRY: Sì, Pipino. Sai che ti dico? Per me se la prende troppo! Correte!

 

PIPINO: Oh, Per un pelo!

 

MERRY: Ohh… Credo di essermi rotto qualcosa! Ohh…

 

SAM: Vatti a fidare di un Brandybuck e di un Took!

 

MERRY: Come? E’ stata solo una deviazione, una scorciatoia!

 

SAM: Una scorciatoia per dove?

 

PIPINO: Quelli sono funghi! Questo è mio!

 

MERRY: Hm, questo sì che è bello! Vedrai che profumo, Sam!

 

FRODO: E' meglio toglierci dalla strada. Nascondetevi, presto!

 

PIPINO: Avete visto quanti ne abbiamo presi?

 

MERRY: Smettila, sono anche miei!

 

SAM: Zitto!

 

MERRY: Quello cos'era?

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 14 – Il Traghetto di Buckburgo

 

 

SAM: Vedete niente?

 

FRODO: Niente!

 

PIPINO: Ma che succede?

 

MERRY: Quel Cavaliere Nero cercava qualcosa. O qualcuno… Frodo?

 

SAM: State giù!

 

FRODO: Devo lasciare la Contea. Sam e io dobbiamo andare a Brea.

 

MERRY: Bene… Il traghetto di Buckburgo! Seguitemi!

 

SAM: Scappiamo! Frodo!

 

MERRY: Di qua, seguitemi!

 

SAM: Frodo! Frodo!

 

MERRY: Slega la corda, Sam!

 

SAM: Frodo!

 

PIPINO: Corri, Frodo!

 

FRODO: No!

 

PIPINO: Presto, corri! Corri, Frodo!

 

SAM: Salta!

 

FRODO: Qual è il prossimo attracco?

 

MERRY: Il Ponte sul Brandivino. Tra venti miglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 15 – Alla locanda del Puledro Impennato

 

 

FRODO: Andiamo!


HARRY: Che volete?


FRODO: Siamo diretti al "Puledro Impennato".


HARRY: Hobbit! Quattro Hobbit! E per di più fuori della Contea, a quanto dite.
Che affari vi portano a Brea?


FRODO: Vogliamo alloggiare alla locanda. I nostri affari ci appartengono.


HARRY: E va bene, giovanotto, non volevo offendere. E’ mio dovere fare domande quando si fa buio. Dicono che c'è gente strana in giro. Non si è mai troppo prudenti!

 

***


I
UOMO DI BREA: Io torno alla locanda!

 

II UOMO DI BREA: Levatevi di mezzo! Guarda dove metti i piedi, giovane Hobbit! Ah, ah, ah ah! Sembrano dei pulcini bagnati. Ah, ah, ah!

 

***

 

I UOMO DELLA LOCANDA: Ah, io non ci penso neanche a tornare a casa, fa un tempo da lupi!

 

II UOMO DELLA LOCANDA: E’ molto meglio starsene qui al calduccio con un boccale di birra, ahah ah ah ah!


FRODO: Scusate?


OMORZO: Buonasera, piccoli signori, cosa posso fare per voi? Se state cercando un alloggio abbiamo disponibili delle belle, comode stanze a misura di Hobbit, oh, sempre fieri di servire la Gente Piccola signor...


FRODO: Sottocolle. Mi chiamo Sottocolle.


OMORZO: Sottocolle, sì...


FRODO: Siamo amici di Gandalf il Grigio. Gli dite che siamo arrivati?


OMORZO: Gandalf? Gandalf... Oh sì, ricordo: un tipo anziano, folta barba grigia, cappello a punta, eh? Non lo vedo da sei mesi.


SAM: E ora che facciamo?

 

FRODO: Sam, si farà vivo, arriverà.


UOMO: E levati di mezzo!


PIPINO: Che cos'è?


MERRY: Questa, amico mio, è una pinta.


PIPINO: Si vende a pinte?


MERRY: Hm-hm.


PIPINO: Ne prendo una.


SAM: Ne hai già presa una metà intera! Quel tipo non ha fatto che guardarvi da quando siamo arrivati.


FRODO: Scusate… Quell'uomo lì all'angolo, chi è?


OMORZO: È uno dei Raminghi. Gente pericolosa, vaga per le Terre Selvagge. Come si chiama veramente non l'ho mai saputo, ma da queste parti lo chiamano Grampasso.


FRODO: Grampasso...


ANELLO: Baggins. Baggins. Baggins. Baggins! Baggins!


PIPINO: Baggins? Ma certo che conosco un Baggins! Eccolo lì, Frodo Baggins, mio cugino di secondo grado, se consideriamo da parte di mia madre, di terzo grado se consideriamo da parte di mio padre, non so se mi spiego… Il vecchio Bilbo gli ha lasciato tutto, sapete?

 

FRODO: Pipino!


PIPINO: Attento, Frodo!


FOLLA: Oh! Ma dov'è finito? È sparito! Era qui un momento fa! Devo essere ubriaco!

 

***


SAURON: Non puoi nasconderti. Io ti vedo. Non c'è vita nel vuoto. Solo morte.

 

***

 

FRODO: Ah!


GRAMPASSO Attirate troppa attenzione su di voi, signor Sottocolle.

 

***


FRODO: Cosa volete?


GRAMPASSO: Che siate più attento. Non è un gingillo quello che portate.


FRODO: Io non porto niente.


GRAMPASSO: Ah, davvero? Io posso evitare di essere visto, se lo desidero, ma sparire del tutto... Questo è un dono raro!


FRODO: Chi siete?


GRAMPASSO: Avete paura?


FRODO: Sì.


GRAMPASSO: Non ne avete abbastanza. So cosa vi dà la caccia.


SAM: Lascialo, o ti sistemo, Gambelunghe!


GRAMPASSO: Sei risoluto, piccolo Hobbit. Ma questo non ti salverà. Non puoi più attendere lo stregone, Frodo. Stanno arrivando.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 16 – I Nazgul

 

 

FRODO: Cosa sono?


GRAMPASSO Una volta erano Uomini. Grandi Re degli Uomini. Poi Sauron l'Ingannatore diede loro Nove Anelli del Potere. Accecati dall'avidità, li presero senza obiettare. Uno dopo l'altro, caddero nelle tenebre. E ora sono schiavi della sua volontà. Sono i Nazgul, gli Spettri, né vivi né morti. In ogni momento avvertono la presenza dell'Anello, attirati dal potere dell'Unico. Non cesseranno mai di darti la caccia.

 

***

 

FRODO: Dove ci porti?


GRAMPASSO: Nelle Terre Selvagge.


MERRY: Chi ce lo assicura che questo Grampasso è amico di Gandalf?


FRODO: Credo che un servo del Nemico sarebbe più gentile, e più malvagio.

 

MERRY: Lo è abbastanza.

 

FRODO: Non abbiamo altra scelta che fidarci di lui.


SAM: Ma dove ci porta?


GRAMPASSO: A Gran Burrone, mastro Gamgee, alla casa di Elrond.


SAM: Avete sentito? A Gran Burrone! Andiamo a trovare gli Elfi!

 

***


GRAMPASSO: Signori. Ci fermiamo quando cala il sole.


PIPINO: E la colazione?


GRAMPASSO: L'avete fatta.


PIPINO: Ne abbiamo fatta una, sì. Ma la seconda colazione?


MERRY: Non credo che conosca la seconda colazione.


PIPINO: E quella delle undici? Il pranzo? E il thé pomeridiano? La cena? Lo spuntino? Questi li conosce, no?


MERRY: Non ci conterei.

 

PIPINO: Oh!

 

MERRY: Pipino!

 

 

 

 

 

 



SCENA 17 – Le paludi di Chiane Ditteri

 

 

MERRY: Cosa mangiano quando non trovano gli Hobbit?

 

***

 

FRODO: Chi è lei? La donna di cui canti.

 

GRAMPASSO: E' la Dama Luthien. La Fanciulla – Elfo che diede il suo amore a Beren, un mortale.

 

FRODO: Che fine ha fatto?

 

GRAMPASSO: E' morta. Cerca di dormire, Frodo.

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 18 – La distruzione di Isengard

 



SARUMAN: Il potere di Isengard è ai tuoi ordini, Sauron, Signore della Terra.


SAURON: Radunami un esercito degno di Mordor.

 

I ORCO: Quali ordini da Mordor, mio signore? Cosa comanda l'Occhio?


SARUMAN: Dobbiamo svolgere un lavoro.

 

***


II
ORCO: Gli alberi sono robusti, mio signore. Le radici sono profonde.


SARUMAN: Sradicateli tutti!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 19 – Un coltello nel buio

 

 

GRAMPASSO: Quella era la grande Torre Vedetta di Amon Sul. Riposeremo qui stanotte. Sono per voi. Tenetele accanto. Io do un'occhiata in giro. Restate qui.

 

***


MERRY: Mi si è spaccato il pomodoro.


PIPINO: Mi passi la pancetta?


MERRY: Eccola.


PIPINO: Grazie.

 

MERRY: Vuoi un pomodoro, Sam?


FRODO: Che cosa fate?!


MERRY: Pomodori, salsicce e pancetta croccante.


SAM: Ve ne abbiamo lasciato un po', padron Frodo.


FRODO: Spegnete il fuoco! Spegnetelo!


PIPINO: Che bravo! Cenere sui miei pomodori!

 

***


FRODO: Correte!


SAM: Indietro, maledetti!

 

SPETTRO DELL’ANELLO: Gû kîbum kelkum-ishi, burzum-ishi. Akha-gûm-ishi ashi gurum. (Non v’è vita nel gelo, nel buio. Qui nel vuoto, solo morte.)


FRODO: Ahhh! Ahhh!


SAM: Frodo! Frodo!


FRODO: Oh, Sam!


SAM: Grampasso! Aiutalo, Grampasso!


GRAMPASSO: E’ stato colpito con un pugnale Morgul. Non sono in grado di curare quella ferita. Gli occorre una medicina elfica. Presto!


SAM: Gran Burrone dista sei giorni da qui! Non ce la farà mai!


FRODO: Gandalf!


GRAMPASSO: Resisti, Frodo.


FRODO: Gandalf!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 20 – Le caverne di Isengard

 

 

GANDALF: Fetch Gwaihir, fetch Gwaihir...

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 21 – Fuga al Guado

 

 

SAM: Guardate, Frodo: sono i Troll di padron Bilbo. Padron Frodo! Sta diventando freddo…

 

PIPINO: Dici che morirà?

 

GRAMPASSO: Sta entrando nel mondo dell'ombra. Presto diverrà uno spettro come loro.

 

MERRY: Sono vicini.

 

GRAMPASSO: Sam, conosci la pianta Athelas?

 

SAM: Athelas?

 

GRAMPASSO: Foglia di Re.

 

SAM: Foglia di Re? Ah, è un'erba!

 

GRAMPASSO: Rallenterebbe l'avvelenamento. Presto!

 

ARWEN: Cosa vedo? Un Ramingo colto alla sprovvista!

 

ARWEN: Frodo… Im Arwen. Telin le thaed. Lasto beth nîn. Tolo dan nan galad (Sono Arwen. Sono venuta ad aiutarti. Ascolta la mia voce. Torna alla luce.)

 

MERRY: Chi è?

 

ARWEN: Frodo!

 

SAM: E' un Elfo!

 

ARWEN: Perde forza! Non resisterà a lungo! Dobbiamo portarlo da mio padre! Sono due giorni che vi cerco!

 

MERRY: Dove lo portate?

 

ARWEN: Ci sono cinque spettri dietro di voi. Dove sono gli altri quattro, io… Non lo so.

 

GRAMPASSO: Dartho guin Berian. Rych le ad tolthathon. (Resta con gli Hobbit. Vi manderò dei cavalli.)

 

ARWEN: Hon mabathon. Rochon ellint im. (Lo prenderò io. Sono il cavaliere più rapido.)

 

GRAMPASSO: Andelu i ven. (La strada è troppo pericolosa.)

 

PIPINO: Che stanno dicendo?

 

ARWEN: Frodo fîr. Ae athradon i hîr, tûr gwaith nîn beriatha hon. (Frodo sta morendo. Se attraverserò il fiume, il potere del mio popolo lo proteggerà.)

 

ARWEN: Non ho paura di loro.

 

GRAMPASSO: Be iest lîn. (Come vuoi). Arwen, fai in fretta. Non voltarti indietro!

 

ARWEN: Noro lim, Asfaloth, noro lim! (Cavalca veloce, Asfaloth, cavalca veloce!)

 

SAM: Che cosa fai? Gli spettri sono ancora in giro!

 

***

 

ARWEN: Noro lim, Asfaloth! (Cavalca veloce, Asfaloth!)

 

NAZGUL: Dacci il Mezzuomo, Elfo femmina!


ARWEN: Se volete averlo, venite a prendervelo. Nîn o Chithaeglir, lasto beth daer; Rimmo nîn Bruinen dan in Ulaer! Nîn o Chithaeglir, lasto beth daer, Rimmo nîn Bruinen dan in Ulaer! “Acque delle Montagne Nebbiose, ascoltate la nobile parola; Scorrete acque del Rombirivo contro gli Spettri dell'Anello!”

No! No! Frodo, no! Frodo, non arrenderti! Non adesso! Ciò che la grazia mi ha concesso fa' che vada a lui. Fa' che sia risparmiato… Salvalo.

 

***


ELROND: Lasto beth nîn. Tolo dan nan galad. (Ascolta la mia voce. Torna alla luce.)

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 22 – Gran Burrone

 

 

FRODO: Dove sono?


GANDALF: Sei nella casa di Elrond. E sono le 10 del mattino del 24 Ottobre, se vuoi saperlo.


FRODO: Gandalf!


GANDALF: Sì, sono qui. Anche tu sei fortunato ad essere qui. Ancora poche ore, e ogni nostro aiuto sarebbe stato vano. Ma tu ne hai tanta di forza, mio caro Hobbit!


FRODO: Che è successo, Gandalf? Perché non ci hai incontrati?


GANDALF: Oh, mi dispiace, Frodo… Sono stato trattenuto.

 

***


SARUMAN: Un'amicizia con Saruman non si getta via così facilmente. Una cattiva azione ne merita un'altra. E’ finita. Abbraccia il Potere dell'Anello, o abbraccia la tua distruzione!


GANDALF: Esiste un solo Signore dell'Anello. Solo uno può piegarlo alla sua volontà. Ed egli non divide il potere.


SARUMAN: E così hai scelto. Morte.

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 23 - Incontri

 

 

FRODO: Gandalf? Cosa c'è?


GANDALF: Niente, Frodo.


SAM: Frodo! Frodo!


FRODO: Sam!


SAM: Meno male, siete sveglio!


GANDALF: E’ stato quasi sempre al tuo fianco.


SAM: Eravamo in pensiero per voi, vero, vossignoria?


GANDALF: Grazie al sapere di Re Elrond, stai cominciando a guarire.


ELROND: Benvenuto a Gran Burrone, Frodo Baggins.

 

***

 

FRODO: Bilbo!


BILBO: Buondì, Frodo, mio caro!


FRODO: Bilbo! "Andata e ritorno... Un racconto Hobbit di Bilbo Baggins". È magnifico!


BILBO: Intendevo tornare per ammirare i poteri del Bosco Atro, visitare Lago Lungo, vedere di nuovo la Montagna Solitaria. Ma la vecchiaia, a quanto pare, alla fine ha raggiunto anche me.


FRODO: La Contea… La Contea mi manca. Ho passato la mia infanzia a far finta di essere in un altro posto. Insieme a te, in una delle tue avventure. La mia avventura si è dimostrata piuttosto diversa. Io non sono come te, Bilbo.


BILBO: Mio caro ragazzo!

 

***

 

SAM: Vediamo, che ho dimenticato?


FRODO: Già fatti i bagagli?


SAM: Non è male essere pronti.


FRODO: Credevo volessi vedere gli Elfi, Sam.


SAM: E’ così.


FRODO: Più di ogni cosa!


SAM: Lo volevo. È solo... Abbiamo fatto quello che voleva Gandalf, no? Abbiamo portato l'Anello fin qui a Gran Burrone, e pensavo... Che visto che state guarendo, saremmo partiti presto... Per Hobbiville.


FRODO: Hai ragione, Sam. Abbiamo fatto quello che dovevamo. L'Anello sarà al sicuro a Gran Burrone. Sono pronto a tornare a casa nostra.

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 24 – Il Potere dell’Anello

 

 

ELROND: Riacquista le forze.


GANDALF: La ferita non guarirà mai del tutto. La porterà con sé, per tutta la vita.


ELROND: Tuttavia, per essere giunto fin qui con l'Anello, l'Hobbit ha dimostrato una straordinaria resistenza alla sua malvagità.


GANDALF: È un fardello che non avrebbe mai dovuto portare. Non possiamo chiedere altro a Frodo.


ELROND: Gandalf, il Nemico si muove. Le forze di Sauron si ammassano a Est. Il suo occhio è puntato su Gran Burrone. E Saruman, tu mi dici, ci ha traditi. La lista dei nostri alleati si assottiglia.


GANDALF: Il suo tradimento è più profondo di quanto immagini. Con le arti malefiche Saruman ha incrociato gli Orchi con i Goblin, sta generando un esercito nelle caverne di Isengard. Un esercito che può spostarsi di giorno, e molto velocemente. Saruman sta venendo per l'Anello.


ELROND: Questo Anello non può essere occultato per sempre dagli Elfi. Non abbiamo la forza di combattere sia Mordor che Isengard! Gandalf, l'Anello non può restare qui. Il pericolo riguarda tutta la Terra di Mezzo. Ora decidano gli altri come farlo cessare. Il tempo degli Elfi è finito, il mio popolo sta lasciando queste sponde. A chi vi rivolgerete quando ce ne saremo andati? Ai Nani? Si nascondono nelle montagne in cerca di ricchezze, indifferenti ai problemi degli altri.


GANDALF: E’ negli Uomini che dobbiamo riporre le speranze.


ELROND: Gli Uomini? Gli Uomini sono deboli. La razza degli Uomini sta svanendo. I discendenti di Numenor sono spossati, hanno dimenticato orgoglio e dignità. E’ a causa degli Uomini che l'Anello vive ancora. Io ero lì, Gandalf. Ero lì, tremila anni fa... Quando Isildur prese l'Anello. Ero lì il giorno in cui la forza degli Uomini venne meno.

 

***

 

ELROND: Isildur! Presto, seguimi! - Condussi Isildur nel cuore del monte Fato. - Gettalo! - Dov'era stato forgiato l'Anello, l'unico luogo in cui poteva essere distrutto. - Gettalo tra le fiamme! Distruggilo!


ISILDUR: No.


ELROND: Isildur!

 

***

 

ELROND: Sarebbe dovuto cessare quel giorno. Ma al male fu permesso di perdurare. Isildur tenne l'Anello. La stirpe dei Re fu spezzata. Non c'è più forza nel mondo degli Uomini. Sono dispersi, divisi, senza guida.


GANDALF: Esiste qualcuno che può riunirli, uno che può rivendicare il trono di Gondor.


ELROND: Ha lasciato quella strada molto tempo fa. Ha scelto l'esilio.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 25 – La spada spezzata

 

 

BOROMIR: Non sei un Elfo.

 

GRAMPASSO: Gli Uomini del Sud sono benvenuti, qui.

 

BOROMIR: Chi sei?

 

GRAMPASSO: Sono amico di Gandalf il Grigio.

 

BOROMIR: Siamo qui per uno scopo comune… Amico. Ah! I frammenti di Narsil! La lama che staccò l'Anello dalla mano di Sauron… Ah! E’ ancora affilata… Ma è un cimelio in frantumi!

 

***

 

ARWEN: Perché temi il passato? Tu sei l’erede di Isildur, non Isildur stesso. Non sei legato al suo destino.

 

GRAMPASSO: Lo stesso sangue scorre nelle mie vene. La stessa debolezza.

 

ARWEN: Il tuo momento arriverà. Affronterai lo stesso maligno, e tu lo sconfiggerai. A si i-Dhúath ú-orthor, Aragorn. Ú or le a ú or nin. (L'Ombra non ha ancora preso il dominio, Aragorn. Né su di me né su di te.)

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 26 – La Stella del Vespro

 

 

ARWEN: Renich i lú i erui govannem? (Ricordi quando ci siamo conosciuti?)


GRAMPASSO: Nauthannen i ned ôl reniannen. (Credevo di essermi smarrito in un sogno.)


ARWEN: Gwenwin in enninath. Ú-'arnech in naeth i si celich. Renich i beth i pennen? (Sono passati lunghi anni. Non avevi gli affanni che hai ora. Ricordi quello che ti dissi?)

 

GRAMPASSO: Hai detto che ti saresti legata a me, rinunciando all'immortalità del tuo popolo.


ARWEN: E a questo mi attengo. Preferirei dividere una sola vita con te, che affrontare tutte le Ere di questo mondo da sola. Io scelgo una vita mortale.


GRAMPASSO: Non puoi darmi questa.


ARWEN: E’ mia, da donare a colui che desidero. Come il mio cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 27 – Il Consiglio di Elrond

 

 

ELROND: Stranieri di remoti paesi e amici di vecchia data, siete stati convocati per rispondere alla minaccia di Mordor. La Terra di Mezzo è sull'orlo della distruzione. Nessuno può sfuggire. O vi unirete o crollerete. Ogni razza è obbligata a questo fato, a questa sorte drammatica. Porta qui l'Anello, Frodo.


BOROMIR: Allora è vero!


UOMINI: Il Flagello di Isildur… L'Anello di Sauron, l'Anello del Potere. La rovina dell'Uomo.

 

BOROMIR: In un sogno, ho visto il cielo dell'Est rabbuiarsi, ma ad Ovest resisteva una pallida luce. Una voce gridava: "Il giudizio si sta avvicinando. Il Flagello di Isildur si è svegliato!" Il Flagello di Isildur…

 

ELROND: Boromir!

 

GANDALF: Ash nazg durbatulûk, Ash nazg gimbatul, Ash nazg thrakatulûk agh burzum-ishi krimpatul. Un Anello per domarli tutti, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nell’Oscurità incatenarli.

 

ELROND: Mai prima d'ora una voce ha usato le parole di quella lingua qui ad Imladris.

 

GANDALF: Tuttavia non ti chiedo perdono, signore, perchè la Lingua Nera di Mordor può essere ancora udita in ogni angolo dell'Ovest. L'Anello è del tutto malvagio.

 

BOROMIR: Questo è un dono… Un dono ai Nemici di Mordor. Perché non usare l'Anello? A lungo mio padre, Sovrintendente di Gondor, ha tenuto le forze di Mordor a bada. Grazie al sangue del nostro popolo, tutte le vostre terre sono rimaste al sicuro.
Date a Gondor l'arma del Nemico. Usiamola contro di lui!


ARAGORN: Non potete servirvene. Nessuno di noi può. L'Unico Anello risponde soltanto a Sauron. Non ha altri padroni.


BOROMIR: E cosa ne sa un Ramingo di questa faccenda?


LEGOLAS: Non è un semplice Ramingo! Lui è Aragorn, figlio di Arathorn. Si deve a lui la vostra alleanza.


BOROMIR: Aragorn? Questo è l'erede di Isildur?


LEGOLAS: Ed erede al trono di Gondor.


ARAGORN: Havo dad, Legolas. (Siediti, Legolas.)


BOROMIR: Gondor non ha un Re. A Gondor non serve un Re.


GANDALF: Ha ragione Aragorn. Non possiamo servircene.


ELROND: Non esiste altra scelta. L'Anello deve essere distrutto.


GIMLI: Allora cosa aspettiamo? Ah!


ELROND: L'Anello non può essere distrutto qui, Gimli, figlio di Gloin, qualunque sia l'arte che noi possediamo. L'Anello fu forgiato tra le fiamme del Monte Fato. Solo lì può essere annientato. Dev'essere condotto nel paese di Mordor, e va ributtato nel baratro infuocato da cui è venuto. Uno di voi deve farlo.


BOROMIR: Non si entra con facilità a Mordor. I suoi Cancelli Neri sono sorvegliati da più che meri Orchi. Lì c'è il male che non dorme mai. E il grande Occhio è sempre all'erta. E’ una landa desolata, squassata da fiamme, cenere e polvere. L'aria stessa che si respira è un'esalazione velenosa. Neanche con diecimila uomini sarebbe possibile. E’ una follia.


LEGOLAS: Non avete sentito ciò che ha detto Re Elrond? L'Anello deve essere distrutto!


GIMLI: E suppongo che pensi che sarai tu a farlo!


BOROMIR: E se falliamo, cosa accadrà? Cosa accadrà quando Sauron si riprenderà ciò che è suo?


GIMLI: Sarò morto prima di vedere l'Anello nelle mani di un Elfo! Nessuno si fida di un Elfo!


GANDALF: Ma non capite? Mentre bisticciamo fra noi, il potere di Sauron si accresce! Nessuno può sfuggirgli! Sarete tutti distrutti!


ANELLO: Ash nazg durbatulûk, Ash nazg gimbatul, Ash nazg thrakatulûk agh burzum-ishi krimpatul. Un Anello per domarli tutti, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nell’Oscurità incatenarli.

 

FRODO: Lo porterò io! Lo porterò io! Porterò io l'Anello a Mordor. Solo.... Non conosco la strada.


GANDALF: Ti aiuterò a portare questo fardello, Frodo Baggins. Finché dovrai portarlo.


ARAGORN: Se con la mia vita o la mia morte riuscirò a proteggerti, io lo farò. Hai la mia spada.


LEGOLAS: E hai il mio arco.


GIMLI: E la mia ascia.


BOROMIR: Reggi il destino di tutti noi, piccoletto. Se questa è la volontà del Consiglio, allora Gondor la seguirà.


SAM: Hey! Padron Frodo non si muoverà senza di me!


ELROND: No, certo, è quasi impossibile separarvi. Anche quando lui viene convocato ad un Consiglio segreto e tu non lo sei.


MERRY: Hey! Veniamo anche noi! Dovrete mandarci a casa legati in un sacco per fermarci!


PIPINO: Comunque, ci vogliono persone intelligenti per questo genere di... Missione. Ricerca. Cosa.


MERRY: Ma così ti autoescludi, Pipino.


ELROND: Nove Compagni. E sia! Voi sarete la Compagnia dell'Anello.


PIPINO: Grandioso. Dov'è che andiamo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 28 – In memoria di Gilraen

 

 

ELROND: Anirne hene beriad i chên lîn. (Voleva proteggere suo figlio.) Ned Imladris nauthant e le beriathar aen. (Pensava che a Gran Burrone saresti stato al sicuro.) Ma in cuor suo, tua madre sapeva che ti avrebbero inseguito per tutta la vita. Che non saresti sfuggito al tuo fato. La maestria degli Elfi può riforgiare la spada dei Re, ma solo tu hai il potere di brandirla.

 

ARAGORN: Io non voglio quel potere. Non l'ho mai voluto.

 

ELROND: Sei l'ultimo della tua stirpe, non c'è alcun altro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 29 – I doni di Bilbo

 

 

BILBO: La mia vecchia spada: Pungolo. Tieni, prendila, prendila.


FRODO: E’ leggera…


BILBO: Sì, sì. Fatta dagli Elfi, sai? La lama si illumina di blu quando ci sono Orchi nelle vicinanze. Ed è in momenti come questi, giovanotto, che devi essere ancora più prudente! Ecco un oggetto grazioso, eh eh eh: Mithril. Leggera come una piuma, e dura come le scaglie di drago. Fammi vedere come ti sta. Avanti! Oh... Il... Mio vecchio anello! Oh! Mi piacerebbe moltissimo tenerlo in mano un'ultima volta. Ah! Mi dispiace di averti coinvolto, ragazzo mio! Mi dispiace che tu debba portare questo peso… Mi dispiace per tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 30 – La partenza della Compagnia

 

 

ELROND: Il portatore dell'Anello si avvia alla ricerca del Monte Fato. A voi che viaggiate con lui non viene imposto alcun giuramento o obbligo di andare oltre quanto potrete. Addio. Attenetevi al vostro scopo e possa la benedizione degli Elfi, degli Uomini e di tutta la Gente Libera, accompagnarvi.

 

GANDALF: La Compagnia attende il Portatore dell'Anello.

 

FRODO: Mordor, Gandalf, è a sinistra o a destra?

 

GANDALF: A sinistra.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 31 – L’Anello va a Sud
 

 

GANDALF: Seguiremo questa direzione ad Ovest delle Montagne Nebbiose per quaranta giorni. Se la fortuna ci assiste, la breccia di Rohan sarà ancora aperta. E da lì volteremo verso Est, per Mordor.

 

BOROMIR: Due, uno, cinque... Bene! Molto bene!

 

ARAGORN: Muovi i piedi.

 

MERRY: Hm, bravo Pipino!

 

PIPINO: Grazie!

 

MERRY: Più veloce. Più veloce!


GIMLI: Se qualcuno chiedesse la mia opinione, e noto che nessuno la chiede, direi che abbiamo preso la strada più lunga. Gandalf, potremmo attraversare le Miniere di Moria. Mio cugino Balin ci darebbe un benvenuto regale!


GANDALF: No, Gimli. Non prenderei la strada attraverso Moria a meno che non avessi altra scelta.

 

MERRY: Due, uno, cinque… Bravo!

 

LEGOLAS: Oh.
 


PIPINO: Ahhh!
 


BOROMIR: Scusa. Ah!
 


PIPINO: Prendilo!
 


MERRY: Per la Contea!
 


PIPINO: Tienilo, tienilo, Merry!

 

MERRY: Gli ho preso il braccio!

 

BOROMIR: Fermi!

 

SAM: Che cos’è?

 

GIMLI: Niente, solo una nuvoletta.

 

BOROMIR: Si sposta velocemente… E contro vento!

 

LEGOLAS: I Crebain da Dunland!

 

ARAGORN: Via!

 

BOROMIR: Merry!

 

ARAGORN: Frodo!

 

BOROMIR: Pipino!

 

ARAGORN: Sam, al riparo!

 

***

 

GANDALF: Spie di Saruman! Il passaggio a Sud è sorvegliato. Dobbiamo prendere il Passo di Caradhras.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 32 – Il Passo di Caradhras

 

 

FRODO: Ah!

 

ARAGORN: Frodo! Boromir.

 

BOROMIR: Che strano destino: dobbiamo provare tanti timori e dubbi per una cosa così piccola… Un oggettino..

 

ARAGORN: Boromir! Dà l'Anello a Frodo.

 

BOROMIR: Come desideri. Non mi interessa. Eh eh eh.

 

***

 

SARUMAN: Così, Gandalf, hai tentato di condurli per Caradhras. E se poi fallisci, allora dove andrai? Se la montagna ti sconfigge, rischierai una via più insidiosa?

 

***

 

LEGOLAS: C'è un'empia voce nell'aria!

 

GANDALF: E' Saruman!

 

ARAGORN: Vuole buttare giù la montagna! Gandalf, dobbiamo tornare indietro!

 

GANDALF: No! Losto Caradhras, sedho, hodo, nuitho i 'ruith! (Dormi Caradhras, calmati, fermati, trattieni la tua ira!)

 

***

 

SARUMAN: Cuiva nwalca Carnirassë! Nai yarvaxëa rasselya taltuva ñotto-carinnar! (Svegliati, crudele Cornorosso! Possa il tuo corno macchiato di sangue cadere sulle teste dei nemici!)

 

***

 

LEGOLAS: Frodo!

 

FRODO: Ah!

 

GIMLI: Ah!

 

BOROMIR: Dobbiamo abbandonare la montagna! Verso la breccia di Rohan! Prendete la via Ovest per la mia città!

 

ARAGORN: La breccia di Rohan ci porta troppo vicini a Isengard!

 

GIMLI: Non possiamo passare sopra le montagne! Passiamoci sotto, attraverso le Miniere di Moria!

 

***

 

SARUMAN: Moria. Hai paura di quelle Miniere. I Nani hanno scavato troppo a fondo e con troppa avidità. Sai cos'hanno risvegliato nell'oscurità di Khazad-dûm? Ombra… E fiamme.

 

***

 

GANDALF: Colui che porta l'Anello decida.

 

BOROMIR: Non possiamo restare qui! Questa sarà la fine degli Hobbit!

 

GANDALF: Frodo?

 

FRODO: Attraverseremo le Miniere.

 

GANDALF: Così sia fatto.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 33 – Moria

 

 

GANDALF: Frodo, vieni ad aiutare un vecchio. Come va la spalla?

 

FRODO: Meglio di prima.

 

GANDALF E l'Anello? Senti crescere il suo potere, vero? L'ho sentito anch'io. Devi stare attento, ora. Il male verrà verso di te dal di fuori della Compagnia, e temo dal di dentro.

 

FRODO: Di chi fidarmi, allora?

 

GANDALF: Devi fidarti di te stesso. Affidati alle tue forze.

 

FRODO: Cosa vuoi dire?

 

GANDALF: Ci sono molti poteri a questo mondo, per il Bene o per il Male. Alcuni sono più grandi di me, e contro altri non sono stato ancora messo alla prova.

 

GIMLI: Oh… Le mura di Moria! Le porte dei Nani sono invisibili, se chiuse.

 

GANDALF: Sì, Gimli. I loro stessi padroni non le trovano, se il loro segreto viene obliato.

 

LEGOLAS: Perché questo non mi sorprende?

 

GANDALF: Dunque, vediamo... Ithildin. Riflette solo i raggi del Sole e della Luna. C'è scritto: "Le porte di Durin, Signore di Moria. Dite amici ed entrate".


MERRY: E che cosa vorrebbe dire?


GANDALF: Oh, è semplice. Se uno è amico dice la parola magica, e le porte si aprono. Annon Edhellen edro hi ammen! Fennas Nogothrim lasto beth lammen! (Cancello degli Elfi apriti ora per me! Porta dei Nani ascolta la parola della mia lingua!)

 

GIMLI: Uhm.

 

PIPINO: Non succede niente.

 

GANDALF: Una volta conoscevo gli incantesimi in tutte le lingue degli Elfi, Uomini e Orchi.

 

PIPINO: Allora, cosa farai?

 

GANDALF: Sbatti la testa contro queste porte, Peregrino Took, e se questo non le fracassa, e mi viene dato un attimo di pace dalle domande sciocche, tenterò di trovare le parole giuste! Ando Eldarinwa a lasta quettanya, Fenda Casarinwa! (Cancello degli Elfi ascolta la mia parola, Soglia dei Nani!)

 

ARAGORN: Le Miniere non sono adatte a un pony, anche se è coraggioso come Bill.


SAM: Addio, Bill.


ARAGORN: Vai, Bill…Vai! Non preoccuparti, Sam. Conosce la via di casa. Non disturbare l'acqua.


GANDALF: Oh, apriti... Non so, non so... Edro... Edro... Edro…


FRODO: E’ un enigma. “Dite amici ed entrate”. Qual è la parola elfica per "amici"?


GANDALF: Uh? Mellon! Oh, oh, oh!


GIMLI: Presto, Mastro Elfo, gusterai la leggendaria ospitalità dei Nani! Grandi falò, birra di malto, carne stagionata con l'osso! Questa, amico mio, è la casa di mio cugino Balin, e la chiamano una Miniera. Una Miniera!


BOROMIR: Non è una miniera. E’ una tomba!


GIMLI: No! No! Nooo!


LEGOLAS: I Goblin!


GIMLI: Aaah!


BOROMIR: Dirigiamoci alla Breccia di Rohan. Non saremmo mai dovuti venire qui! E ora andiamocene. Fuori!

 

SAM: Frodo!

 

MERRY: Frodo!

 

PIPINO: Frodo! No!

 

SAM: Grampasso!

 

FRODO: Ahhh!

 

SAM: Lascialo stare!
 


MERRY: Aragorn!
 


FRODO: Ahhh!
 


MERRY: Frodo!
 


FRODO: Aragorn! Aaah!
 


GANDALF: Nelle Miniere!
 


BOROMIR: Legolas! Nella caverna!
 


ARAGORN: Correte!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 34 – Un viaggio nell’oscurità

 

 

GANDALF: Non abbiamo altra scelta. Dobbiamo affrontare le lunghe tenebre di Moria. State in guardia! Ci sono cose più antiche e più malvagie degli Orchi nelle profondità della terra. Ora silenzio. E’ un viaggio di quattro giorni fino all'altra parte. Speriamo che la nostra presenza passi inosservata.

 

***

 

GANDALF: La ricchezza di Moria non consisteva nell'oro, o nei gioielli, ma nel mithril. Bilbo aveva una maglia di anelli di mithril, regalatagli da Thorin.

 

GIMLI: Oh. Un dono regale, questo!

 

GANDALF: Sì. Non gliel'ho mai detto, ma il suo valore superava quello della Contea.

 

MERRY: Pipino!

 

GANDALF: Non ho memoria di questo posto.

 

***

 

PIPINO: Ci siamo persi?


MERRY: No.


PIPINO: Io credo di sì.


MERRY: Shhh! Gandalf sta pensando.


PIPINO: Merry...


MERRY: Che vuoi?


PIPINO: Ho fame!


FRODO: C'è qualcosa laggiù!


GANDALF: E’ Gollum.


FRODO: Gollum?


GANDALF: Sono tre giorni che ci segue.


FRODO: E’ fuggito dai sotterranei di Barad-dûr?


GANDALF: Fuggito… O lasciato andare? E ora l’Anello lo ha attirato qui. Non si libererà mai del bisogno di averlo. Lui odia e ama l'Anello, come odia e ama se stesso. La vita di Sméagol è una triste storia… Sì, Sméagol si chiamava una volta. Prima che lo trovasse l'Anello. Prima che lo portasse alla pazzia.

 

FRODO: Che peccato che Bilbo non l'abbia ucciso quando poteva!


GANDALF: Peccato? E’ stata la pena che gli ha fermato la mano. Molti di quelli che vivono meritano la morte e… Molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti. Il mio cuore mi dice che Gollum ha ancora una parte da recitare, nel bene o nel male, prima che la storia finisca. La pietà di Bilbo può decidere il destino di molti.


FRODO: Vorrei che l'Anello non fosse mai venuto da me. Vorrei che non fosse accaduto nulla.


GANDALF: Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso. Ci sono altre forze che agiscono in questo mondo, Frodo, a parte la volontà del Male. Bilbo era destinato a trovare l'Anello, nel qual caso anche tu eri destinato ad averlo. E questo è un pensiero incoraggiante. Ah! Quella è la via.


MERRY: Se l'è ricordata.


GANDALF: No, ma laggiù l'aria non ha un odore così fetido. Quando sei in dubbio, Meriadoc, segui sempre il tuo naso. Voglio osare un po' più di luce. Ammirate il grande reame e la città dei Nani: Nanosterro.


SAM: Ti fa spalancare gli occhi, certo!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 35 – La tomba di Balin

 

 

GIMLI: Oh!
 

GANDALF: Gimli!


GIMLI: No! No! Nooo! Ah!


GANDALF: "Qui giace Balin, figlio di Fundin, Signore di Moria." È morto, dunque.


GIMLI: Oh, no!


GANDALF: E’ come temevo.


GIMLI: Oh! Kilmin malur ni zaram kalil ra narag. Kheled-zâram ... Balin tazlifi.


LEGOLAS: Dobbiamo proseguire, non possiamo indugiare.


GANDALF: "Hanno preso il ponte, e il secondo salone. Abbiamo sbarrato i cancelli, ma non possiamo resistere a lungo. La terra trema. Tamburi. Tamburi negli abissi. Non possiamo più uscire. Un'ombra si muove nel buio. Non possiamo più uscire. Arrivano". Idiota di un Took! Gettati tu la prossima volta e liberaci della tua stupidità.


SAM: Frodo.


LEGOLAS: Gli Orchi!


ARAGORN: Indietro! State vicini a Gandalf!


BOROMIR: E’ un Troll di caverna.


GIMLI: Ah! Che vengano pure. Troveranno che qui a Moria c'è ancora un Nano che respira.


SAM: Aaah! Però, comincio ad abituarmi!


PIPINO: Ah!


ARAGORN: Frodo!


FRODO: Aragorn! Aragorn!


ARAGORN: Frodo!


SAM: Frodo! Frodo!


ARAGORN: Oh no!


SAM: E’ vivo!


FRODO: Sto bene… Non sono ferito.


ARAGORN: Dovresti essere morto. Quella lancia avrebbe trafitto un cinghiale.


GANDALF: In questo Hobbit c'è più di quanto non colpisca la vista.


GIMLI: Mithril! Tu sei pieno di sorprese, Frodo Baggins.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 36 – Il Ponte di Khazad-dûm

 

 

GANDALF: Al ponte di Khazad-dûm!
 

GIMLI: Ah!
 

BOROMIR: Cos’è questa nuova diavoleria?
 

GANDALF: Un Balrog. Un Demone del Mondo Antico. E’ un nemico al di là delle vostre forze. Fuggiamo! Presto!


ARAGORN: Gandalf!


GANDALF: Conducili fuori, Aragorn. Il ponte è vicino. Fa' come ti dico! Ormai le spade non sono più utili!


LEGOLAS: Gandalf!


BOROMIR: Merry! Pipino!


ARAGORN: Sam!


GIMLI: No, nessuno può lanciare un Nano. Ah! La barba no!


ARAGORN: Frodo! Resta qui. Fermo! Aspetta! Chinati. Aspetta.


BOROMIR: Forza!


GANDALF: Al ponte! Avanti! Tu non puoi passare!


FRODO: Gandalf!


GANDALF: Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la Fiamma di Anor! Il fuoco oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udun! No! Ritorna nell'ombra!

TU NON PUOI PASSARE!


BOROMIR: No! No!


FRODO: Gandaaalf!


GANDALF: Fuggite, sciocchi!


FRODO: NOOO!

 

BOROMIR: Aragorn!


FRODO: Nooo!

 

***


ARAGORN: Legolas, falli alzare.


BOROMIR: Concedi loro un momento, te ne prego!


ARAGORN: Stanotte queste colline brulicheranno di Orchi. Dobbiamo arrivare ai boschi di Lothlorien. Andiamo, Boromir. Legolas, Gimli, falli alzare. In piedi, Sam. Frodo. Frodo!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 37 – Lothlórien

 

 

GIMLI: Shhh. State vicini, giovani Hobbit! Dicono che una grande fattucchiera vive in questi boschi. Una strega - Elfo, con poteri straordinari. Tutti quelli che la guardano cadono sotto il suo incantesimo…

 

***

 

GALADRIEL: Frodo…

 

***

 

GIMLI: … E non li si vede più.

 

***

 

GALADRIEL: La tua venuta tra noi è come le orme della rovina. Rechi un grande male qui, Portatore dell'Anello!

 

***

 

SAM: Padron Frodo?

 

GIMLI: Beh, ecco un Nano che lei non intrappolerà tanto facilmente. Ho gli occhi di un falco e le orecchie di una volpe, io! Uh…

 

HALDIR: Il Nano respira così forte che potevamo colpirlo nel buio.

 

***

 

HALDIR: Mae govannen, Legolas Thranduilion. (Bevenuto Legolas, figlio di Thranduil.)

 

LEGOLAS: Govannas vîn gwennen le, Haldir o Lórien. (La nostra Compagnia ti è debitrice, Haldir di Lórien.)

 

HALDIR: A Aragorn in Dúnedain istannen le ammen. (Aragorn dei Dunedain, sei noto a noi.)

 

ARAGORN: Haldir.

 

GIMLI: Alla faccia della leggendaria cortesia degli Elfi! Dì parole che possiamo capire!

 

HALDIR: Non usiamo trattare con i Nani sin dai giorni oscuri.

 

GIMLI: E sai cosa ti risponde questo Nano? Ishkhaqwi ai durugnul. (Io sputo sulla tua tomba.)

 

ARAGORN: Non sei stato molto cortese.

 

HALDIR: Portate grande malvagità con voi. Non potete proseguire.

 

***

 

ARAGORN: Boe ammen veriad lîn. Andelu i ven. Merin le telim. Henio, aníron boe ammen i dulu lîn. Andelu i ven. ([Parzialmente comprensibile] Abbiamo bisogno della tua protezione. La via è troppo pericolosa. Desidero che veniamo a te. Capisci, necessitiamo del tuo aiuto. La via è assai pericolosa.)

 

***

 

BOROMIR: La morte di Gandalf non è stata vana. Né ti avrebbe permesso di perdere speranza. Porti un grave fardello, Frodo. Non portare il peso dei morti.

 

***

 

HALDIR: Dovete seguirmi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 38 – Caras Galadhon

 

 

HALDIR: Caras Galadhon. . Il cuore del regno degli Elfi sulla terra. Il reame di Sire Celeborn e di Galadriel, la Dama della Luce.

 

***

 

CELEBORN: Il Nemico sa che siete giunti qui. Qualunque vostra speranza di segretezza, ora è svanita. Otto sono qui, eppure nove si sono allontanati da Gran Burrone. Dimmi, dov'è Gandalf? Perché molto desidero parlare con lui. Non riesco a vederlo da lontano.

 

GALADRIEL: Gandalf il Grigio non ha varcato i confini di questa terra. E' caduto nell'Ombra.

 

LEGOLAS: E' stato preso sia dall'Ombra che dalle Fiamme. Un Balrog di Morgoth. Siamo finiti inutilmente nella rete di Moria.

 

GALADRIEL: Mai inutile è stata un'azione di Gandalf nella vita. Ancora non conosciamo appieno il suo scopo. Non lasciare che il grande vuoto di Khazad-dûm riempia il tuo cuore Gimli, figlio di Gloin. Perché il mondo è diventato colmo di pericoli. E in tutte le terre l'amore ora si mescola con l'angoscia.

 

CELEBORN: Cosa avverrà ora a questa Compagnia? Senza Gandalf non c'è più speranza.

 

GALADRIEL: La vostra missione è sulla lama di un coltello. Una piccola deviazione ed essa fallirà, per la rovina di tutti. Ma la speranza permane, fin quando la Compagnia sarà fedele.

Che i vostri cuori non si turbino. Ora andate a riposare, perché siete logori dal dolore e dalla molta fatica. Stanotte dormirete in pace. Benvenuto, Frodo della Contea. Colui che ha visto l'Occhio!

 

***

 

LEGOLAS: Un lamento per Gandalf.

 

MERRY: Cosa significano queste parole?

 

LEGOLAS: Non ho il cuore di dirtelo. Per me il dolore è ancora troppo vicino.

 

SAM: Niente  sui suoi fuochi d'artificio, scommetto. Dovrebbero farci una poesia. “I razzi e i fuochi più belli, che scoppi coi verdi e blu eran quelli! Dopo il tuono, rovesci argentati venivano giù come fiori lanciati”… Ah, questo non gli rende per niente giustizia.

 

***

 

ARAGORN: Cerca di riposare. Questi confini sono ben protetti.

 

BOROMIR: Non troverò riposo qui. Ho sentito la voce di lei nella mia testa. Parlava di mio padre, e della caduta di Gondor. Mi ha detto: "Perfino adesso la speranza è rimasta". Ma non riesco a vederla. E’ da molto che non abbiamo più speranza. Mio padre è un nobile uomo, ma la sua guida si indebolisce. E il nostro… E il nostro popolo perde fiducia. Guarda me per riordinare le cose e io lo farei. Vedrei la gloria di Gondor ristabilita. Tu l'hai mai vista, Aragorn? La bianca Torre di Echtelion, luccica come una lancia di perle e di argento… I suoi vessilli, catturati dal vento del mattino… Sei mai stato accolto a casa dal chiaro suono di trombe d'argento?

 

Aragorn: Ho visto Minas Tirith, tempo fa.

 

Boromir: Un giorno, le nostre vie ci condurranno lì. E la Guardia della Torre leverà il grido " I Signori di Gondor sono tornati!"

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 39 – Lo Specchio di Galadriel

 

 

GALADRIEL: Desideri guardare nello Specchio?

 

FRODO: Che cosa vedrò?

 

GALADRIEL: Nemmeno il più saggio può dirlo. Lo Specchio mostra molte cose. Cose che furono, cose che sono, e alcune cose… Che devono ancora verificarsi.

 

FRODO: No!

 

GALADRIEL: Io so cos'è che hai visto. Perché è anche nella mia mente. E’ ciò che si verificherà se tu dovessi fallire. La Compagnia si sta disperdendo. La cosa è già cominciata. Tenterà di prendere l'Anello. Tu sai a chi mi riferisco. Uno a uno, l'Anello li distruggerà tutti.

 

FRODO: Se me lo chiedi, io ti darò l'Unico Anello.

 

GALADRIEL: Me lo offri di tua iniziativa? Non nego che il mio cuore l'ha desiderato a lungo. Al posto dell'Oscuro Signore tu avresti una Regina! Non oscura, ma bellissima e terribile come l'alba! Infida come il mare! Più forte delle fondamenta della Terra! E tutti mi ameranno, disperandosi! Ho superato la prova! Perderò i poteri, me ne andrò all'Ovest, e rimarrò Galadriel.

 

FRODO: Non posso farcela da solo.

 

GALADRIEL: Sei il Portatore dell'Anello, Frodo. Portare l'Anello del Potere vuol dire essere soli. Questo è Nenya, l'Anello di Adamant, e io sono la sua custode. Questo incarico è stato affidato a te. E se tu non troverai il modo, nessuno potrà.

 

FRODO: Allora so cosa devo fare. E’ solo… Che ho paura di farlo.

 

GALADRIEL: Anche la persona più piccola può cambiare il corso del futuro.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 40 – I combattenti Uruk-hai

 

 

SARUMAN: Tu sai come gli Orchi sono venuti al mondo? Erano Elfi, una volta. Catturati dai Poteri Oscuri, torturati e mutilati. Una forma di vita rovinata e terribile. E ora, perfezionata. Miei lottatori Uruk-hai, di chi siete i servi?

 

LURTZ: Di Saruman.


SARUMAN: Date loro la caccia! Non fermatevi finché non li trovate! Non conoscete né dolore né paura. Mangerete carne umana! Uno dei Mezzuomini porta una cosa di grande valore. Portatemi gli Hobbit vivi, e incolumi. Uccidete gli altri.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 41 – Addio a Lórien

 

 

CELEBORN: Mai prima d'ora abbiamo vestito stranieri con indumenti della mia gente. Che questi mantelli vi facciano da scudo contro occhi ostili.

 

***

 

LEGOLAS: Lembas! Pane da viaggio elfico. Un piccolo morso riempie lo stomaco di un uomo adulto.

 

MERRY: Quanti ne hai mangiati?

 

PIPINO: Quattro.

 

***

 

CELEBORN: A ogni lega che percorrerete verso Sud il pericolo aumenterà. Gli Orchi di Mordor occupano la riva Est dell'Anduin. Voi troverete salvezza sulla riva Ovest. Strane creature che portano il segno della Mano Bianca sono state viste ai confini. Raramente gli Orchi osano uscire all'aperto sotto il sole, eppure questi lo hanno fatto. Le aphadar aen. (Siete seguiti.) Attraverso il Fiume potete sorpassare il Nemico, sino alle cascate di Rauros.

 

***

 

GALADRIEL: Il mio dono a te, Legolas, è un arco dei Galadhrim. Degno della maestria della nostra Famiglia del Bosco. Questi sono pugnali dei Noldorin. Hanno già prestato servizio in guerra. Non temere, giovane Peregrino Took: troverai il tuo coraggio. E per te, Samvise Gamgee, corda elfica, fatta di hithlain.

 

SAM: Grazie, mia signora. Li avete finiti quei… Bei pugnali lucenti?

 

GALADRIEL: E quale dono chiederebbe un Nano agli Elfi?

 

GIMLI: Nessuno. A parte guardare la Signora dei Galadhrim per l'ultima volta. Perchè lei è più bella di tutti i gioielli sotto la terra. Oh! Beh… In verità ci sarebbe una cosa.... Dico sciocchezze. E’… E’ impossibile, sono stupido a chiedere.

 

GALADRIEL: Non ho nulla di più prezioso da dare dei doni che avete già. Am meleth dîn. I ant e guil Arwen Undómiel pígatha(Per amore di lei, temo che la grazia di Arwen Stella del Vespro diminuirà.)

 

ARAGORN: Aníron i e broniatha, ad ae periatham athar i methid en-amar hen. Aníron i e círatha na Valannor. (Le farei lasciare queste rive e la farei stare con la sua gente. Le farei prendere la nave per Valinor.)

 

GALADRIEL: E' una scelta che spetta a lei. Tu hai una tua scelta da fare, Aragorn. Innalzarti al di sopra di tutti i tuoi padri fin dai giorni di Elendil, o cadere nell'oscurità con i resti della tua stirpe. Namárië. Nadath nâ i moe cerich. Dan, ú-'eveditham, Elessar. (Addio. Hai ancora molte cose da fare. Non ci incontreremo di nuovo, Elessar.)

Addio, Frodo Baggins. Ti dono la luce di Earendil, la nostra Stella più amata. Possa essere per te una luce in luoghi oscuri, quando ogni altra luce si spegne.

 

***

 

GIMLI: Ho ricevuto la ferita più grande con questa partenza. Ho guardato per l'ultima volta la cosa più bella. Ah, d'ora in poi non ci sarà nulla di bello oltre il suo dono a me.

 

LEGOLAS: Che cosa ti ha donato?

 

GIMLI: Le avevo chiesto un capello della sua chioma dorata… Me ne ha dati tre.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 42 – Il Grande Fiume

 

 

ARAGORN: Gollum. Ci sta seguendo da Moria. Speravo di liberarmene sul Fiume, ma è un barcaiolo troppo astuto.

 

BOROMIR: E se avverte il Nemico della nostra posizione, renderà la traversata più pericolosa.

 

***

 

SAM: Mangiate qualcosa, padron Frodo.

 

FRODO: No, Sam.

 

SAM: E' tutto il giorno che non mangiate. E non dormite nemmeno. L'ho notato, sapete? Padron Frodo…

 

FRODO: Sto bene.

 

SAM: Invece no. Sono qui per aiutarvi. L'ho promesso a Gandalf questo.

 

FRODO: Non puoi aiutarmi, Sam. Non questa volta. Va' a dormire.

 

***

 

BOROMIR: Minas Tirith è la strada più sicura, e tu lo sai. Da lì possiamo riunirci. Dirigerci a Mordor con maggiore forza.

 

ARAGORN: Non c'è forza a Gondor che possa giovarci.

 

BOROMIR: Sei stato lesto a fidarti degli Elfi. Hai così poca fede nel tuo popolo? Sì, c'è debolezza, c'è fragilità, ma c'è anche coraggio. E onore, da scovare negli Uomini. Ma tu questo non lo vedi. Hai paura! Per tutta la vita ti sei nascosto nell'ombra! Spaventato da chi sei, cosa sei!

 

ARAGORN: Io non porterò l'Anello entro cento leghe dalla vostra Città!

 

***

 

ARAGORN: Frodo. Gli Argonath! A lungo ho desiderato mirare gli antichi Re. La mia stirpe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 43 – Parth Galen

 

 

ARAGORN: Attraversiamo il lago al calare del sole. Nascondiamo le barche e andiamo avanti a piedi. Raggiungiamo Mordor da Nord.


GIMLI: Ah, sì? Un modo semplicissimo di farci strada tra gli Emyn Muil! Un labirinto impossibile di rocce affilate come lame. Dopodiché, va ancora meglio! Un suppurato, puzzolente terreno paludoso fin dove occhio può vedere!


ARAGORN: Questa è la nostra strada. Ti consiglio di riposare e di recuperare le forze, Mastro Nano.


GIMLI: Recuperare le...? Uh!!

 

***


LEGOLAS: Partiamo adesso.


ARAGORN: No. Gli Orchi pattugliano la sponda orientale. Aspettiamo che ci copra l'oscurità.


LEGOLAS: Non è la sponda orientale che mi preoccupa. Un'ombra e una minaccia mi crescono nella mente. Qualcosa si avvicina. Lo sento.

 

***


GIMLI: Nessun Nano deve recuperare le forze. Non gli credere, giovane Hobbit!


MERRY: Dov'è Frodo?

 

***


BOROMIR: Nessuno di noi dovrebbe vagare da solo, e tu meno di tutti. Tante cose dipendono da te. Frodo? So perché cerchi la solitudine. Soffri, lo vedo giorno dopo giorno. Sei sicuro di non soffrire inutilmente? Ci sono altri modi, Frodo. Altre vie che possiamo prendere.


FRODO: So già cosa mi diresti. Sembrerebbe un consiglio saggio, ma il cuore mi mette in guardia.


BOROMIR: In guardia? Contro cosa? Abbiamo tutti paura, Frodo, ma lasciare che la paura ci faccia distruggere qualunque speranza abbiamo… Non capisci, questa è pazzia!


FRODO: Non esiste altro modo.


BOROMIR: Chiedo solo di avere la forza per difendere il mio popolo! Se tu mi prestassi l'Anello...


FRODO: No!


BOROMIR: Perché indietreggi? Non sono un ladro.


FRODO: Non sei te stesso!


BOROMIR: Quante possibilità credi di avere? Loro ti troveranno. Prenderanno l'Anello. E tu invocherai la morte prima della fine! Idiota! E’ tuo solo per un malaugurato caso! Poteva essere mio! Dovrebbe essere mio! Dammelo! Dammelo!


FRODO: No!


BOROMIR: Dammelo!


FRODO: No!


BOROMIR: Capisco le tue intenzioni. Vuoi portare l'Anello a Sauron! Ci tradirai! Andrai incontro alla tua morte, alla morte di tutti noi! Maledetto! Maledetto! Tu e tutti i Mezzuomini! Frodo? Frodo. Che cosa ho fatto? Ti prego, Frodo... Frodo, perdonami! Frodo!

 

***


ARAGORN: Frodo.


FRODO: Si è impossessato di Boromir.


ARAGORN: Dov'è l'Anello?


FRODO: Non ti avvicinare!


ARAGORN: Frodo! Ho giurato di proteggerti.


FRODO: Puoi proteggermi da te stesso? Tu lo distruggeresti?


ANELLO: Aragorn. Aragorn. Elessar.


ARAGORN: Sarei venuto con te sino alla fine, tra le fiamme di Mordor.


FRODO: Lo so. Abbi cura degli altri, specialmente di Sam. Lui non capirà.


ARAGORN: Va', Frodo. Scappa. Scappa!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 44 – La Compagnia si divide

 

 

SAM: Padron Frodo!

 

***

 

LURTZ: Trovate il Mezzuomo! Trovate il Mezzuomo!

 

***


ARAGORN: Elendil!


LEGOLAS: Aragorn, va'!

 

***


MERRY: Frodo!

 

PIPINO: Nasconditi qui, presto! Dai! Che cosa fa?


MERRY: Se ne va…


PIPINO: No!


MERRY: Pipino!


ARAGORN: Va', Frodo. Scappa.


MERRY: Hey! Hey, voi! Sono qua!


PIPINO: Hey!


MERRY: Sono qua!


PIPINO: Siamo qua! Funziona!


MERRY: Lo vedo che funziona! Scappa!

 

***


LEGOLAS: Il corno di Gondor.


ARAGORN: Boromir!

 

***


BOROMIR: Fuggite! Fuggite! Ah!

 

MERRY E PIPINO: Ahh!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 45 – La morte di Boromir

 


ARAGORN: No!

 

BOROMIR: Hanno preso i piccoletti.

 

ARAGORN: Sta' fermo.

 

BOROMIR: Frodo. Dov'è Frodo?

 

ARAGORN: L'ho lasciato andare.

 

BOROMIR: Hai fatto quello che io non ho potuto. Ho cercato di togliergli l'Anello.

 

ARAGORN: L'Anello è lontano da noi, ora.

 

BOROMIR: Perdonami. Non l'avevo previsto. Vi ho deluso tutti.

 

ARAGORN: No, Boromir. Hai dimostrato coraggio. Hai conservato il tuo onore.

 

BOROMIR: Lascia stare! E’ finita. Il mondo degli Uomini cadrà. Su tutto cadrà il buio, e sulla mia Città la rovina!

 

ARAGORN: Io non so quanta forza c'è nel mio sangue, ma ti giuro: non lascerò che Minas Tirith cada, né che il nostro popolo fallisca.

 

BOROMIR: Il nostro popolo… Il nostro popolo… Io ti avrei seguito, fratello mio. Mio Capitano. Mio Re.

 

ARAGORN: Riposa in pace, Figlio di Gondor.

 

GIMLI: Ah…

 

ARAGORN: Scruteranno il suo arrivo dalla Torre Bianca. Ma lui non tornerà.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 46 – Il cammino continua

 

 

SAM: Frodo!

 

***


FRODO: Vorrei che l'Anello non fosse mai venuto da me. Vorrei che non fosse accaduto nulla.


GANDALF: Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso.

 

***


SAM: Frodo, no! Frodo! Padron Frodo!


FRODO: No, Sam. Torna indietro, Sam! Andrò a Mordor da solo!


SAM: Certo che ci andrete. E io vengo con voi!


FRODO: Non sai nuotare. Sam! Sam!!


SAM: Ho fatto una promessa, padron Frodo. Una promessa: "Non devi perderlo, Samvise Gamgee." E non voglio farlo. Non voglio farlo.


FRODO: Oh, Sam! Andiamo.

 

***


LEGOLAS: Presto! Frodo e Sam stanno per raggiungere la sponda orientale! Non intendi seguirlo?


ARAGORN: Il destino di Frodo non è più nelle nostre mani.


GIMLI: Allora è stato tutto vano. La Compagnia ha fallito.


ARAGORN: No, se siamo fedeli l'uno all'altro. Non abbandoneremo Merry e Pipino al tormento e alla morte. Non finché ci resterà forza. Lasciate tutto ciò che non vi occorre. Viaggeremo leggeri. Andiamo a caccia di Orchi.


GIMLI: Sì! Ah!

 

***


FRODO: Mordor. Spero che gli altri ci arrivino più facilmente.


SAM: Li aiuterà Grampasso.


FRODO: Io penso che non li rivedremo più.


SAM: Magari sì, padron Frodo. Magari sì.


FRODO: Sam... Sono contento tu sia con me.