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Il Signore degli Anelli


IL RITORNO DEL RE



Trascrizione della versione integrale, comprensiva di scene inedite e allungate


A cura di Estella Brandybuck






 

SCENA 1 – Il ritrovamento dell’Anello

 

 

DEAGOL: Oh! Oh! Oh! Oh! Sméagol! Ne ho preso uno! Oh! Oh! Oh! Ho preso un pesce, Sméagol! Sméagol!


SMEAGOL: Tiralo fuori! Dai, dai, dai! Tiralo fuori! Eh, eh!
 

DEAGOL: Ohh…
 

SMEAGOL: Déagol! … Déagol! Déagol! Dallo a noi, Déagol, mio caro.


DEAGOL: Perché?


SMEAGOL: Perchè è il mio compleanno e lo voglio.


DEAGOL: Aaah!

 

***


SMEAGOL: Il mio... Tessoro!


GOLLUM: Ci hanno maledetti! Assassino! "Assassino" ci hanno chiamati. Ci hanno maledetti e cacciati via.
Gollum! Gollum! Gollum! E abbiamo pianto, Tessoro… Perché eravamo tanto soli. – Che freddo stagno per fare un bagno, polposo, sì! Se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! – E abbiamo dimenticato il sapore del pane… Il rumore degli alberi… La delicatezza del vento… Abbiamo dimenticato il nostro nome. Il mio Tessoro!

   

 

 

 

 

 

 

SCENA 2 – In viaggio fino al Crocevia

 

 

GOLLUM: Sveglia! Sveglia, su! Sveglia, dormiglioni! Dobbiamo andare, sì. Dobbiamo andare subito.


SAM: Non avete dormito, padron Frodo? Io, invece, anche troppo. Dev'essere tardi.


FRODO: No. Non é tardi. Non é nemmeno mezzodì. Si fanno più buie, le giornate.


GOLLUM: Forza! Dobbiamo andare. Non c'é tempo!


SAM: No, prima padron Frodo deve mangiare qualcosa.


GOLLUM: Non c'é tempo da perdere, sciocco!


SAM: Ecco… Tenete.


FRODO: Non mangi tu?


SAM: Oh, no, non ho fame. Tanto meno di Pan di Via.


FRODO: Sam...


SAM: E va bene… Non ce ne rimane molto. Dobbiamo stare attenti, o ci ritroveremo senza. Su, mangiate, padron Frodo. L'ho razionato. Dovrebbe bastare.


FRODO: Per cosa?


SAM: Il viaggio di ritorno.


GOLLUM: Venite, Hobbit. Molto vicini, ora… Molto vicini a Mordor. Luoghi non sicuri qui. Presto! Shhh!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 3 – La strada per Isengard

 

 

MERRY: Eh, eh eh eh...

 

PIPINO: Ah ah ah ah ah…

 

MERRY: E’ buona.

 

PIPINO: Viene senz’altro dalla Contea.

 

MERRY: Erba-pipa di Pianilungone. Eh?

 

PIPINO: Hm hm. E’ come… Se mi trovassi al Drago Verde.

 

MERRY: Hm! Al Drago Verde?

 

PIPINO: Con un boccale di birra in mano e i piedi piazzati su una panca. Dopo una lunga giornata di lavoro.
 


MERRY: Solo che non hai mai fatto una lunga giornata di lavoro.

 

PIPINO: Hm hm! Eh eh eh!

 

MERRY: Eh eh eh eh eh…
 


PIPINO: Eh, eh! Oh… Ah! Ah! Ah! Ah, ah ah ah ah ah!

 


MERRY: Benvenuti, miei signori, a Isengard!

 


GIMLI: Voi, piccole canaglie! Ci avete spinti a una bella caccia, e ora vi troviamo a... Banchettare e... A fumare!

 


PIPINO: Siamo seduti sul campo della vittoria, gustando cosucce che ci siamo meritati.

 


MERRY: Uhm.

 


PIPINO: Il maiale salato é particolarmente buono.

 


GIMLI: Il maiale salato?

 


GANDALF: Hm… Hobbit!

 


MERRY: Siamo agli ordini di Barbalbero, che governa d'ora in avanti Isengard.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 4 – La voce di Saruman

 

 

BARBALBERO: Giovane mastro Gandalf, sono contento che tu sia qui. Legno e acqua, tronchi e pietre, li posso dominare, ma qui c'é un mago con cui avere a che fare, chiuso in questa Torre.

 

ARAGORN: Mostra il tuo viso.

 

GANDALF: Fa’ attenzione. Anche nella sconfitta, Saruman è pericoloso.

 

GIMLI: Prendiamoci la sua testa e facciamola finita!

 

GANDALF: No! Ci occorre vivo. Ci occorre che parli.

 

SARUMAN: Hai combattuto molte guerre e ucciso molti nemici, Re Théoden, e dopo hai ristabilito la pace. Non possiamo discuterne assieme come facemmo in passato, mio vecchio amico? Non può esservi pace tra me e te?

 

THEODEN: Tra noi vi sarà pace… Tra noi vi sarà pace, quando tu risponderai dell’incendio dell’Ovestfalda, e dei bambini che giacciono morti lì! Tra noi vi sarà pace, quando la vita dei soldati, fatti a pezzi nonostante giacessero morti davanti alle Porte del Trombatorrione, sarà vendicata! Quando penzolerai da una forca per lo spasso dei tuoi stessi corvi, tra noi vi sarà pace!

 

SARUMAN: Forche e cornacchie… Rimbambito! Cosa vuoi, Gandalf il Grigio, lasciami indovinare: la chiave di Orthanc? O magari le chiavi di Barad-dûr stessa? Insieme alle corone dei Sette Re e ai bastoni dei Cinque Stregoni?

 

GANDALF: Il tuo tradimento è già costato molte vite. Altre migliaia sono ora a rischio.  Ma tu puoi salvarle, Saruman. Tu eri addentro ai disegni del nemico.

 

SARUMAN: Così sei venuto qui per informazioni. Ne ho alcune per te. Qualcosa di purulento cresce nel cuore della Terra di Mezzo. Qualcosa che è sfuggito alla tua vista. Ma il Grande Occhio lo ha veduto… Perfino ora lui aumenta il suo vantaggio. Il suo attacco avverrà presto. Tutti voi morirete. Ma tu questo lo sai, dico bene Gandalf? Non puoi pensare che questo Ramingo si siederà mai sul trono di Gondor. Questo esule strisciato fuori dall’ombra non sarà mai incoronato Re. Gandalf non esita a sacrificare quelli più vicini a lui, quelli che egli professa di amare. Dimmi, quali parole confortanti hai avuto per il Mezzuomo prima di spedirlo alla sua rovina? La strada sulla quale lo hai posto, può portare solo alla morte.

 

GIMLI: Ho sentito abbastanza! Finiscilo con una freccia nel becco.

 

GANDALF: No! Vieni giù, Saruman, e la tua vita sarà risparmiata.

 

SARUMAN: Conserva pietà e compassione, non so che farmene! Ah!

 

GANDALF: Saruman. Il tuo bastone è rotto!

 

SARUMAN: Ah…

 

THEODEN: Grima, non sei obbligato a seguirlo. Non sei sempre stato come sei ora. Una volta eri un uomo di Rohan. Scendi.

 

SARUMAN: Un uomo di Rohan? Cos’è la casa di Rohan, se non una stalla di paglia dove i briganti bevono nel fetore e i loro marmocchi si rotolano per terra insieme ai cani? La vittoria al Fosso di Helm non appartiene a te, Théoden Signore dei Cavalli. Tu sei il figlio minore dei più grandi Re.

 

THEODEN: Grima, vieni giù. Liberati di lui.

 

SARUMAN: Libero? Lui non sarà mai libero.

 

GRIMA: No…

 

SARUMAN: A terra, carogna!

 

GRIMA: Ah!

 

GANDALF: Saruman! Tu eri addentro ai disegni del nemico, dicci quello che sai.

 

SARUMAN: Ritirate le vostre guardie, e io vi dirò dove il vostro destino verrà deciso. Non sarò tenuto prigioniero qui! Ahh! Uh!

 

GRIMA: Ahh!

 

MERRY: Oh!

 

PIPINO: Ah…

 

GANDALF: Invia messaggi a tutti i nostri alleati e ad ogni angolo della Terra di Mezzo ancora libero. Il Nemico si muove contro di noi, dobbiamo sapere dove colpirà.

 

BARBALBERO: L’indecenza di Saruman si sta dissolvendo. Gli alberi torneranno a vivere qui. Alberi giovani. Alberi selvatici.


ARAGORN: Pipino!


BARBALBERO: Per la mia corteccia!


GANDALF: Peregrino Took! Lo prendo io, giovanotto. Su, presto!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 5 – Ritorno a Edoras

 

 

THEODEN: Stasera ricordiamo chi ha versato il proprio sangue per difendere questo Paese. A voi, morti vittoriosi!
 


ROHIRRIM: A voi!

 

***

 

EOMER: Nessuna pausa. Nessun versamento.

 

GIMLI: E… Nessun rigurgito.

 

LEGOLAS: Allora è la gara del bere?

 

GIMLI: L’ultimo in piedi, vince. Ah ah ah ah ah! Eh!

 

I SOLDATO DI ROHAN: A cosa beviamo?

 

II SOLDATO DI ROHAN: Alla vittoria! Ah ah ah ah! Alla vittoria!

 

***


III SOLDATO DI ROHAN: Li abbiamo sconfitti!

 

EOWYN: Westu Aragorn hál!


THEODEN: Sono felice per te. E’ un uomo d'onore.


EOWYN: Siete entrambi uomini d'onore.


THEODEN: Non è stato Théoden di Rohan a condurre il suo popolo alla vittoria. Aaah... Non darmi ascolto. Sei giovane. E la serata è per te.

 

***

 

GIMLI: Aaah! Ah ah ah ah ah. Aaah, sono i Nani che vanno a nuotare con le donnine pelose! Ah ah ah ah ah.

 

LEGOLAS: Sento qualcosa. Un lieve formicolìo alle dita. Credo che mi stia facendo effetto.

 

GIMLI: Eh, eh. Che vi avevo detto? Lui non sa reggere l’alcol.

 

LEGOLAS: Gara finita.

 

***


MERRY E PIPINO: Oh, gira pure qua e là / E prosciuga la città / Ma birra scura mai gusterai / Come quella che da noi troverai. / Ma birra scura mai gusterai / Come quella che da noi troverai. / Se volete le gran marche, le bevete a tonnellate. / Ma onesti, su, non cercate più…

 

MERRY: Pipino!

 

MERRY E PIPINO: Ma onesti, su, non cercate più / Al Drago Verde andate!

 

MERRY: Grazie! Ho vinto io! Grazie!

 

***


ARAGORN: Nessuna notizia di Frodo.


GANDALF: Nessuna. Niente.


ARAGORN: Abbiamo tempo. Ogni giorno Frodo é più vicino a Mordor.


GANDALF: Ne siamo certi?


ARAGORN: Cosa ti dice il tuo cuore?


GANDALF: Che Frodo é vivo. Sì. Sì, é vivo.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 6 – La malignità di Gollum

 

 

SMEAGOL: Troppi rischi. Troppi rischi. Ladri. Ce l'hanno tolto, rubato. Uccidili. Uccidili! Uccidili tutti e due! Aaah!
 

GOLLUM: Shhh! Zitto! Non bisogna svegliarli. Non bisogna rovinare tutto ora.


SMEAGOL: Ma loro sanno. Lo sanno! Sospettano di noi.


GOLLUM: Cosa dice il mio Tessoro, mio caro? Sméagol non ha più fegato!


SMEAGOL: No. Non é vero. No, mai. Sméagol odia quei nauseanti Hobbit. Sméagol li vuole vedere... Morti.


GOLLUM: E li vedremo. Sméagol l'ha fatto una volta. Può farlo di nuovo.

 

SMEAGOL: E’ nostro! Nostro! Dobbiamo prendere il Tesoro. Dobbiamo riprenderlo.


GOLLUM: Pazienza! Pazienza, mio caro. Prima dobbiamo condurli da lei.


SMEAGOL: Dobbiamo condurli alla scala tortuosa.


GOLLUM: Sì, la scala. E poi?


SMEAGOL: Poi, poi, poi, poi, poi, poi la scala saliamo finché non arriviamo... Alla galleria. Ah…


GOLLUM: E una volta entrati non c'é via d'uscita. Lei ha sempre fame. Ha sempre bisogno di nutrirsi. Deve mangiare. Le arrivano solo luridi Orchi.


SMEAGOL: E quelli non hanno un buon sapore, vero, Tesoro?


GOLLUM: No. Hanno un pessimo sapore, mio caro. Lei brama carne più tenera. Carne di Hobbit. E quando lei getterà le ossa e gli indumenti vuoti, allora noi lo troveremo.


SMEAGOL: E lo prenderemo per me!


GOLLUM: Per noi!


SMEAGOL: Sì… Intendevamo per noi, eh…


GOLLUM: Gollum. Gollum. Il Tessoro sarà nostro una volta che gli Hobbit siano tutti morti. Eh, eh!


SAM: Traditore! Brutto...


GOLLUM: Aaah! Aaah! Aaah! No! No! Padrone!


FRODO: No, Sam! Lascialo stare!

 

GOLLUM: Ah!


SAM: L'ho sentito dalla sua bocca! Ci vuole uccidere!


GOLLUM: Mai! Sméagol non farebbe male a una mosca. Ah! Lui è un orrendo Hobbit grasso, che odia Sméagol, e si inventa delle brutte bugie.


SAM: Lurido verme spregevole! Ti spacco la testa!


FRODO: No, no, Sam!


SAM: Bugiardo a me? Tu sei bugiardo!


GOLLUM: Aaah!


FRODO: Se scappa, siamo persi!


SAM: Non m'importa! Non ci riesco, padron Frodo. Non aspetterò che quello ci uccida!


FRODO: Non intendo mandarlo via.


SAM: Voi non capite, vero? E’ un furfante!


FRODO: Non possiamo fare questa cosa da soli, Sam, non senza una guida. Devi essere dalla mia parte.


SAM: Sono dalla vostra parte, padron Frodo.


FRODO: Lo so, Sam. Lo so. Fidati di me. Vieni, Sméagol.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 7 – Il sogno di Eowyn

 

 

EOWYN: Che ora è?

 

ARAGORN: Non è ancora l’alba.

 

EOWYN: In sogno ho visto un’onda immensa che invadeva terreni e sovrastava le colline. Io mi trovavo sul bordo. L’oscurità era totale nell’abisso davanti ai miei piedi. Una luce splendeva dietro di me, ma non riuscivo a voltarmi. Potevo solo stare lì, in attesa.

 

ARAGORN: La notte cambia molti pensieri. Dormi, Eowyn. Dormi… Finché puoi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 8 – Il Palantír

 

 

LEGOLAS: Le stelle sono velate. Qualcosa si scuote a Est. Un insonne malanimo. L'Occhio del Nemico si muove.

 

***


MERRY: Che cosa fai? Pipino! Pipino!


GANDALF: Oh… Oh…


MERRY: Pipino! Sei impazzito?


PIPINO: Voglio solo dargli uno sguardo. Per l'ultima volta.


MERRY: Rimettilo dov'era. Ma… Pipino... No! Pipino!

 

***


LEGOLAS: Lui é qui.

 

***


SAURON: Ti vedo.


MERRY: Pipino! Aiuto! Gandalf! Aiutatelo!


ARAGORN: Uh…


MERRY: Oh! Pipino!


GANDALF: Idiota di un Took!

 

PIPINO: Ah…


GANDALF: Guardami.


PIPINO: Gandalf, perdonami.


GANDALF: Guardami. Che cosa hai visto?


PIPINO: Un albero. C'era un albero bianco in un cortile di pietra. Era morto. La città era in fiamme.


GANDALF: Minas Tirith... E’ questo che hai visto?


PIPINO: Ho visto... Ho visto lui. Sentivo la sua voce nella mia testa.


GANDALF: E cosa gli hai detto? Parla!


PIPINO: Mi ha chiesto il mio nome. Non ho risposto. Mi ha fatto male.


GANDALF: Cosa gli hai detto di Frodo e dell'Anello?

 

***

 

GANDALF: Non c'era menzogna negli occhi di Pipino. Uno sciocco, ma uno sciocco onesto lui rimane. Non ha detto niente a Sauron di Frodo e dell'Anello. Siamo stati fortunati. Pipino ha visto nel Palantír una traccia dei piani del Nemico. Sauron si muove per colpire la città di Minas Tirith. La sconfitta al Fosso di Helm ha mostrato una cosa al nostro Nemico: sa che l'erede di Elendil si é fatto avanti. Gli Uomini non sono deboli come immaginava. C'é ancora coraggio. Forza a sufficienza per sfidarlo, magari. Sauron teme questo. Non rischierà che i Popoli della Terra di Mezzo si uniscano sotto un'unica bandiera. Ridurrà Minas Tirith al suolo, piuttosto che vedere un Re tornare sul trono degli Uomini. Se i segnali di Gondor sono accesi, Rohan deve prepararsi alla guerra.


THEODEN: Dimmi, perché dovremmo correre in aiuto di coloro che ce l'hanno rifiutato? Cosa dobbiamo a Gondor?


ARAGORN: Io andrò.


GANDALF: No!


ARAGORN: Vanno avvertiti.


GANDALF: E lo saranno. Andrai a Minas Tirith per un'altra strada. Segui il Fiume. Cerca le navi nere. Tenete a mente: ci sono cose ora in movimento che non possono essere disfatte. Io cavalco verso Minas Tirith… E non ci andrò da solo.

 

***

 

GANDALF: Di tutti gli Hobbit ficcanaso, Peregrino Took, tu sei il peggiore! Presto! Presto!


PIPINO: Dove stiamo andando?


MERRY: Perché hai guardato? Perché tu devi sempre guardare?


PIPINO: Non lo so. E’ più forte di me.


MERRY: E’ sempre così.


PIPINO: Mi dispiace, va bene? Non lo farò più.


MERRY: Ma non riesci a capire? Il Nemico pensa che tu abbia l'Anello. Si metterà alla tua ricerca, Pipino. Devono portarti via da qui.


PIPINO: E tu... Tu verrai con me? Merry?


MERRY: Muoviti!


PIPINO: Quanto dista Minas Tirith?


GANDALF: Tre giorni a cavallo, come il volo dei Nazgul. E spera che non ne abbiamo uno alle calcagna.


MERRY: Tieni… Qualcosa per il viaggio.


PIPINO: L'erba-pipa di Pianilungone…


MERRY: Lo so che l'hai finita. Tu fumi troppo, Pipino.


PIPINO: Ma... Ma ci rivedremo presto. Non è così?


MERRY: Non lo so. Non lo so cosa capiterà.


PIPINO: Merry...


GANDALF: Corri, Ombromanto. Mostraci cosa significa "fretta".


PIPINO: Merry!


ARAGORN: Merry!

 

***

 

MERRY: Mi ha sempre seguito, dovunque andassi, fin da quando eravamo piccoli. L’ho sempre cacciato nella peggior specie di pasticci, ma poi… Ma poi ero sempre lì a salvarlo. Ora se n’è andato. Come hanno fatto Frodo… E Sam.

 

ARAGORN: Una cosa ho imparato sugli Hobbit: sono un popolo audace.

 

MERRY: Avventato, forse. Lui è un Took. Eh eh eh.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 9 – La visione di Arwen

 

 

ELROND: Conducila per la strada più sicura. Una nave è ancora ai Rifugi Oscuri. Attende per portarla oltremare. L'ultimo viaggio di Arwen Undomiel.

 

***

 

ELROND: Non c'è nulla per te qui, solo morte.

 

***


FIGWIT: Dama Arwen, non possiamo tardare. Mia signora!

 

***


ARWEN: Dimmi cosa hai visto.


ELROND: Arwen!


ARWEN: Tu hai il dono della preveggenza. Che cosa hai visto?


ELROND: Ho guardato nel tuo futuro e ho visto morte.


ARWEN: Ma c'è anche la vita. Hai visto che c'era un bambino. Hai visto mio figlio.


ELROND: Quel futuro è quasi sparito.


ARWEN: Ma non è perduto.


ELROND: Nulla è certo.


ARWEN: Alcune cose sono certe. Se ora lo lascio, lo rimpiangerò per sempre. E’ il momento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 10 – La riforgiatura di Narsil

 

 

ARWEN: Dalle ceneri la fiamma sarà risvegliata. Una luce dall'ombra spunterà. Rinnovata sarà la lama che fu spezzata.

 

***


ISILDUR: Aaah!

 

***


ARWEN: Il senza corona di nuovo Re sarà.

 

***

 

ARWEN: Riforgia la spada. Padre…


ELROND: Le tue mani sono fredde. La vita degli Eldar ti sta lasciando.


ARWEN: E’ stata una mia scelta. Padre, con o senza la tua volontà, non c'é nessuna nave, ora, che possa portarmi via.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 11 – Minas Tirith

 

 

GANDALF: Siamo appena entrati nel Regno di Gondor! Minas Tirith. La Città dei Re.

 

***

 

GANDALF: Fate largo!


PIPINO: E’ l'albero… Gandalf. Gandalf!


GANDALF: Sì, l'Albero Bianco di Gondor. L'Albero del Re. Il sire Denethor, tuttavia, non è il Re. E’ solo un Sovrintendente, un custode del trono. Ora fa' attenzione: il sire Denethor è il padre di Boromir. Dargli notizia della morte del suo amato figliolo non sarebbe saggio. E non menzionare Frodo, né l'Anello. E non dire niente nemmeno di Aragorn. In effetti, é meglio che non parli, Peregrino Took.

 

***

 

GANDALF: Salute a te, Denethor, figlio di Ecthelion, signore e Sovrintendente di Gondor. Giungo con notizie in questa ora buia, e con consigli.


DENETHOR: Forse giungi per spiegare questo. Forse sei qui per dirmi perché mio figlio è morto.

 

***


BOROMIR: Ah!

 

***


PIPINO: Boromir è morto per salvare noi, il mio parente e me. E’ caduto difendendoci da molti nemici.


GANDALF: Pipino!


PIPINO: Io offro i miei servigi, anche se insufficienti, in pagamento di questo debito.

 

DENETHOR: Questo è il primo ordine che ti do. Come hai fatto tu a fuggire e mio figlio no, nonostante fosse un uomo possente?

 

PIPINO: L’uomo più possente può ucciderlo una freccia, e Boromir ne è stato trafitto da molte.


GANDALF: Alzati! Mio signore, ci sarà il momento del cordoglio per Boromir, ma non è adesso. La guerra è in arrivo. Il Nemico è quasi alle porte. Come Sovrintendente, devi difendere questa Città. Dove sono gli eserciti di Gondor? Hai ancora degli amici. Non sei solo in questa lotta. Manda un messaggio a Théoden di Rohan. Che accenda i segnali!


DENETHOR: Tu credi di essere saggio, Mithrandir. Ma con le tue sottigliezze non hai discernimento. Credi che gli occhi della Torre Bianca siano ciechi? Io ho visto più di quanto tu sappia. Con la tua mano sinistra mi useresti come scudo contro Mordor, e con la destra cercheresti di soppiantarmi. So chi cavalca con Théoden di Rohan. Ah, sì! E’ giunta voce alle mie orecchie di questo Aragorn, figlio di Arathorn, e te lo dico ora: non intendo piegarmi a questo Ramingo del Nord, l'ultimo di una cenciosa casata a lungo orbata di signoria e comando.


GANDALF: Non ti è concessa l'autorità per negare il ritorno del Re, Sovrintendente.


DENETHOR: Il regno di Gondor é mio e di nessun altro!


GANDALF: Vieni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 12 – Il declino di Gondor

 

 

GANDALF: Tutto è diventato vana ambizione. Userebbe perfino il suo dolore come mantello! Per mille anni questa Città è rimasta in piedi. E ora, per il capriccio di un pazzo, cadrà. E l’Albero Bianco, l’Albero del Re, non fiorirà mai più.

 

PIPINO: Perché sono ancora di guardia?

 

GANDALF: Sono di guardia perché hanno speranza. Una tenue, morente speranza che un giorno fiorirà, e che arriverà un Re. E la Città sarà com’era una volta, prima di cadere in sfacelo. La vecchia saggezza generata ad Ovest era stata abbandonata. I Re costruivano tombe più splendide delle dimore dei vivi, e consideravano i vecchi nomi della propria stirpe più cari dei nomi dei loro figli. Sovrani senza discendenti stavano in vecchi saloni meditando sull’araldica, o in alte gelide torri ponendo domande alle stelle. E fu così che il Popolo di Gondor andò in rovina. La stirpe dei Re si estinse. L’Albero Bianco appassì. Il comando di Gondor fu passato a Uomini inferiori.

 

PIPINO: Mordor.

 

GANDALF: Sì. Eccola lì. Quella città ha sempre vissuto sotto l’Occhio della sua Ombra.

 

PIPINO: Arriva una tempesta.

 

GANDALF: Quello non è il clima del mondo. Quello è un artificio che Sauron fabbrica, un tumulto di fumo che invia davanti al suo ospite. Gli Orchi di Mordor non amano la luce del giorno, così egli copre il sole per facilitare il loro passaggio lungo la strada per la guerra. Quando l’ombra di Mordor giungerà qui, la guerra avrà inizio.

 

PIPINO: Beh… Minas Tirith… Davvero sbalorditivo! Dov’è che siamo diretti?

 

GANDALF: Oh, è troppo tardi, Peregrino. Non si può lasciare questa Città. Un aiuto deve giungere a noi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 13 – Il Crocevia del Re Caduto

 

 

SAM: Dovrebbe essere quasi l’ora del thé, almeno lo sarebbe in luoghi decenti in cui ancora esiste l’ora del thé.

 

GOLLUM: Noi non siamo in luoghi decenti.

 

SAM: Padron Frodo? Che cosa c’è?

 

FRODO: Solo un presentimento. Non credo che farò mai ritorno.

 

SAM: Invece sì. Certo che sì. E’ solo un brutto pensiero. Noi andremo e faremo ritorno, proprio come padron Bilbo. Vedrete.

 

FRODO: Credo che queste terre una volta appartenessero al Regno di Gondor. Tempo addietro, quando c’era un Re.

 

SAM: Padron Frodo, guardate! Il Re ha di nuovo una corona!

 

GOLLUM: Venite, Hobbit! Non bisogna fermarsi ora! Per di qua.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 14 – “E’ il respiro profondo prima del balzo”

 

 

PIPINO: Immagino che sia solo una posizione cerimoniale. Insomma, non si aspettano veramente che io vada a combattere... O sì?


GANDALF: Sei al servizio del Sovrintendente, ora. Dovrai fare quello che ti verrà detto, Peregrino Took… Ridicolo Hobbit! Guardia della Cittadella… Ah! Grazie.


PIPINO: Non ci sono più stelle. E’ giunta l’ora?

 

GANDALF: Sì.

 

PIPINO: Che silenzio!


GANDALF: È il respiro profondo prima del balzo.

 

PIPINO: Non voglio trovarmi in una battaglia, ma aspettare sull'orlo di una che non posso evitare è ancora peggio. C'è qualche speranza, Gandalf, per Frodo e Sam?


GANDALF: Non c'è mai stata molta speranza. Solo quella di uno sciocco. Il nostro Nemico è pronto. Tutte le sue forze, radunate. Non solo Orchi, ma anche Uomini, legioni di Haradrim dal Sud, mercenari dalla costa. Tutti risponderanno all'appello di Mordor.

 

***


CORSARO: Presto!

 

***


GANDALF: Sarà la fine di Gondor per come la conosciamo noi. Qui il colpo di martello cadrà con più violenza. Se il Fiume verrà preso, se la guarnigione di Osgiliath cadrà, l'ultima difesa di questa Città sarà annientata.


PIPINO: Ma abbiamo lo Stregone Bianco. Questo varrà pure qualcosa. Gandalf?


GANDALF: Sauron deve ancora rivelare il suo servo più micidiale, colui che condurrà alla guerra gli eserciti di Mordor. Colui che, come dicono, nessun Uomo vivente può uccidere. Il Re degli Stregoni di Angmar. Tu lo hai già incontrato. Ha pugnalato Frodo a Colle Vento.

 

***

 

FRODO: Ahhh!

 

***

 

GANDALF: E’ il Signore dei Nazgul, il più potente dei Nove. Minas Morgul è la sua tana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 15 – Minas Morgul

 

 

GOLLUM: La Città Morta. Bruttissimo posto. Pieno di... Nemici. Ah! Ah! Presto! Presto! Ci vedranno! Ci vedranno! Venite via! Venite via! Guardate! L'abbiamo trovata. La via per entrare a Mordor. La scala segreta. Salite.


SAM: No, padron Frodo!


GOLLUM: Non di là! Ah! Che cosa fa?


SAM: No!


FRODO: Mi stanno chiamando.


GOLLUM: No! Nascondetevi! Nascondetevi!


FRODO: Aaahh! Sento la sua lama.

 

***


GANDALF: Infine ci siamo. La grande battaglia del nostro tempo.

 

***


GOLLUM: Venite via, Hobbit. Saliamo. Dobbiamo salire.

 

***

 

GANDALF: La scacchiera è pronta. Le pedine si muovono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 16 – L’avvertimento di Sam

 

 

GOLLUM: Su, su, su per le scale andiamo, e poi dentro la galleria.

 

SAM: Hey, cosa c’è nella galleria? Ascoltami bene. Ascoltami bene bene. Se gli succede qualcosa, è a me che ne risponderai. Se sento la minima puzza di marcio, se solo un pelo mi si rizza sul collo, hai chiuso. Niente mosse furtive, niente carognate, o sei finito. Chiaro? Ti tengo d’occhio.

 

FRODO: Di che si trattava?

 

SAM: Niente. Chiarivo solo una cosetta.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 17 – Il compito di Pipino

 

 

GANDALF: Ragazzo mio, c'é un compito da svolgere. Un'altra opportunità per uno della Contea di dimostrare il suo valore. Non devi deludermi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 18 – L’invasione di Osgiliath

 

 

MADRIL: C’è molta quiete al di là del Fiume. Gli Orchi se ne stanno in disparte. La guarnigione sarà stata spostata. Abbiamo mandato esploratori a Cair Andros. Se gli Orchi attaccano dal Nord, saremo avvertiti.

 

***

 

GOTHMOG: Silenzio.

 

***


I SOLDATO DI GONDOR: Venite.

 

GOTHMOG: Uccidilo!

 

I SOLDATO DI GONDOR: Ah!

 

FARAMIR: Non giungono dal Nord. Al fiume! Presto! Presto!

 


II SOLDATO DI GONDOR: Su, su! Venite!

 

***


GOTHMOG: Più in fretta. Sguainate le spade!

 

***


III SOLDATO DI GONDOR: A destra!

 

IV SOLDATO DI GONDOR: Per Osgiliath!

 

V SOLDATO DI GONDOR: Non devono entrare!
 


VI SOLDATO DI GONDOR: Respingiamoli! A destra!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 19 – I fuochi sui monti

 

 

PIPINO: Ah!

 

***


I GUARDIA DI MINAS TIRITH: Cos'è?

 

***


GANDALF: Amon Dîn.

 


II GUARDIA DI MINAS TIRITH: Il fuoco! Il fuoco di Amon Dîn è acceso!

 


GANDALF: La speranza divampa.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 20 – La decisione di Théoden

 

 

ARAGORN: I fuochi di Minas Tirith! I fuochi sono accesi! Gondor chiede aiuto!


THEODEN: E Rohan risponderà. Radunate i Rohirrim!

 

***

 

THEODEN: Riunisci l'esercito a Dunclivo. Tutti gli uomini che riesci a trovare. Hai solo due giorni. Al terzo, partiamo per Gondor. In guerra.


EOMER: Soldati, preparatevi a partire!


THEODEN: Gamling!


GAMLING: Mio signore?


THEODEN: Attraversa in fretta il Riddermark. Raduna tutti gli uomini validi a Dunclivo.


GAMLING: Mio signore.

 

***


ARAGORN: Cavalcherai con noi?


EOWYN: Solo fino all'accampamento. E’ tradizione che le donne della corte salutino gli uomini. Gli uomini hanno trovato il loro capitano. Ti seguiranno in battaglia, fino alla morte. Tu ci hai dato speranza.

 

***

MERRY: Chiedo scusa. Io ho una spada. Ti prego di accettarla. Ti offro i miei servigi, Re Théoden.

 

THEODEN: Sono lieto di accettarla. Tu devi essere… Meriadoc, Scudiero di Rohan.

 

***

 

GIMLI: Cavalieri! Ah… Vorrei radunare una legione di Nani, completamente armati e ripugnanti.

 

LEGOLAS: Forse i tuoi non dovranno andare in guerra. Temo che la guerra marci già sul loro territorio.

 

GIMLI: Hm…

 

***

 

THEODEN: E così, sarà dinanzi alle mura di Minas Tirith che il destino del nostro tempo verrà deciso.

 

***


EOMER: E’ giunta l'ora! Cavalieri di Rohan, giuramenti avete prestato. Adesso, manteneteli tutti! Al signore e alla terra! Ah!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 21 – La caduta di Osgiliath

 

 

I SOLDATO DI GONDOR: Dobbiamo ucciderli!


MADRIL: Faramir! Non possiamo fermarli. La città é perduta.


FARAMIR: Ordina di uscire allo scoperto. Ci dirigiamo a Minas Tirith.


II SOLDATO DI GONDOR: I Nazgul!

 

DAMROD: I Nazgul!


II SOLDATO DI GONDOR: E’ finita!


FARAMIR: Allo scoperto!


III SOLDATO DI GONDOR: Da questa parte!


FARAMIR: Ripiegare! Ripiegare su Minas Tirith!


IV SOLDATO DI GONDOR: Al riparo!

 

FARAMIR: Ripiegare! Ritirata! Ritirata!


V SOLDATO DI GONDOR: Via! Via!

 

***


GOTHMOG: Oh! L'Era degli Uomini è finita. Il tempo degli Orchi è giunto.

 

***


I SOLDATO DI GONDOR: Ritiriamoci! Al riparo!

 

II SOLDATO DI GONDOR: Via!
 

III SOLDATO DI GONDOR: Ci uccideranno!
 

IV SOLDATO DI GONDOR: Presto, a Minas Tirith!


V SOLDATO DI GONDOR: E’ Mithrandir!


VI SOLDATO DI GONDOR: E’ il Cavaliere Bianco!


GUARDIA DI MINAS TIRITH: Tenetevi pronti! Stanno arrivando!

 

VII SOLDATO DI GONDOR: Aprite!

 

***


FARAMIR: Mithrandir! Hanno spezzato le nostre difese. Hanno preso il ponte e la sponda Ovest. Battaglioni di Orchi attraversano il Fiume.


IMRAHIL: Come aveva predetto sire Denethor. Da tempo aveva previsto questa rovina!


GANDALF: Previsto senza fare nulla! Faramir, questo non è il primo Mezzuomo che incontri sul tuo cammino.


FARAMIR: No.


PIPINO: Hai visto Frodo e Sam?


GANDALF: Dove? Quando?


FARAMIR: Nell'Ithilien. Meno di due giorni fa. Gandalf, sono sulla strada per la Valle di Morgul.


GANDALF: E poi c'è il Valico di Cirith Ungol.


PIPINO: Che cosa significa? Che cosa c'é?


GANDALF: Faramir, dimmi tutto! Tutto quello che sai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 22 – Il pupillo del Mago

 

 

DENETHOR: E’ così che serviresti la tua Città? Tu rischieresti la sua totale rovina?

 

FARAMIR: Ho fatto quello che ritenevo giusto.

 

DENETHOR: Quello che ritenevi giusto? Hai mandato l’Anello del Potere a Mordor, nelle mani di uno stolto Mezzuomo! Doveva essere riportato nella Cittadella perché fosse al sicuro. Celato. Negli oscuri sotterranei profondi. Da non essere usato. Solo in caso di massima necessità.

 

FARAMIR: Io non userei l’Anello, neanche se Minas Tirith crollasse e solo io potessi salvarla.

 

DENETHOR: Sempre tu desideri apparire magnifico e benevolo, come i Re di un tempo. Boromir si sarebbe ricordato dei bisogni di suo padre. Mi avrebbe portato un dono da cavaliere.

 

FARAMIR: Boromir non avrebbe portato l’Anello. Avrebbe allungato la mano e se lo sarebbe preso. Sarebbe caduto.

 

DENETHOR: Non ne puoi sapere nulla!

 

FARAMIR: Se lo sarebbe tenuto per sé. E quando fosse tornato, non avresti riconosciuto tuo figlio.

 

DENETHOR: Boromir era devoto a me! Non era il pupillo di uno Stregone! Ah…

 

FARAMIR: Padre.

 

DENETHOR: Mio figlio! Lasciami!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 23 – Le scale di Cirith Ungol

 

 

FRODO: Ah!

 

GOLLUM: Attento, padrone. Attento. Molto profondo se cadi. Molto pericolosa è la scala. Vieni, padrone. Vieni da Sméagol.


SAM: Padron Frodo! Indietro, tu! Non lo toccare!


GOLLUM: Perché lui odia il povero Sméagol? Che cosa ha mai fatto Sméagol a lui? Padrone? Il padrone porta un pesante fardello. Sméagol lo sa. Pesante, pesante fardello. Il grassone non lo sa. Sméagol bada al suo padrone. Lui lo vuole. Ne ha bisogno. Sméagol glielo vede negli occhi. Molto presto lui te lo chiederà. Tu vedrai. Il grassone ti porterà via l'Anello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 24 – “Il coraggio è miglior difesa”

 

 

SIGNORE DEI NAZGUL: Fa' avanzare tutte le legioni. Non cessare l'attacco fino alla presa della Città. Uccideteli tutti.


GOTHMOG: E riguardo allo Stregone?


SIGNORE DEI NAZGUL: Lo spezzerò.

 

***


I SOLDATO DI GONDOR: Dove sono i Cavalieri di Théoden?


II SOLDATO DI GONDOR: L'esercito di Rohan arriverà?

 

I SOLDATO DI GONDOR: Mithrandir?


GANDALF: Il coraggio è la migliore difesa che tu abbia ora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 25 – Peregrino, Guerriero della Guardia della Torre

 

 

PIPINO: Cosa ti è saltato in testa, Peregrino Took? Quali servigi può, un Hobbit, offrire a un così grande signore degli Uomini?

 

FARAMIR: Un bel gesto! Un’azione generosa non va esaminata a freddo. Ti unirai alla Guardia nella Torre.

 

PIPINO: Non pensavo che avrebbero trovato una tenuta che mi andasse.

 

FARAMIR: Apparteneva a un bambino della Città. Uno molto sciocco, che sprecava molte ore ad ammazzare i draghi, invece di frequentare gli studi.

 

PIPINO: Era tua?

 

FARAMIR: Sì, era mia. Mio padre la fece fare per me.

 

PIPINO: Beh… Allora sono più alto di quanto eri tu. Anche se non credo che crescerò ancora, tranne che in larghezza. Eheheh!

 

FARAMIR: Eh eh! Non stava neanche a me. Boromir è sempre stato il soldato. Si somigliavano tanto, lui e mio padre. Fieri. Testardi, anche. Ma forti.

 

PIPINO: Trovo che tu abbia forza, di un tipo diverso. E un giorno tuo padre se ne accorgerà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 26 – La lealtà a Denethor

 

 

PIPINO: Giuro di essere fedele e di prestare i miei servigi a Gondor, in pace e in guerra, con la vita o con la morte. Da… Da… Da questo momento in avanti, finché il mio signore non mi rilasci o la morte non mi prenda.

 

DENETHOR: E io non lo dimenticherò, né mancherò di ricompensare ciò che mi sarà dato. Fedeltà con amore. Valore con onore. Tradimento con vendetta. Non dovremmo con tanta leggerezza abbandonare le difese esterne, difese che tuo fratello a lungo ha tenuto intatte.


FARAMIR: Cosa vuoi che faccia?


DENETHOR: Io non cederei il fiume nel Pelennor senza combattere. Osgiliath va riconquistata.


FARAMIR: Mio signore, Osgiliath è stata invasa.


DENETHOR: Molto dev'essere rischiato in guerra. C'è un capitano che abbia ancora il coraggio di eseguire la volontà del suo signore?


FARAMIR: Vorresti che i nostri posti fossero stati scambiati, che io fossi morto e che Boromir vivesse.


DENETHOR: Sì. Vorrei questo.


FARAMIR: Sei stato derubato di Boromir. Farò quello che posso in sua vece. Se dovessi tornare, considerami di più, padre.


DENETHOR: Questo dipenderà dal modo in cui tornerai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 27 – La separazione di Sam e Frodo

 

 

SAM: Che stai combinando? Te la stai svignando, eh?


GOLLUM: Svignando? Svignando? L'Hobbit grasso è sempre gentile. Sméagol mostra loro vie segrete che nessun altro può trovare e loro dicono "te la svigni". Te la svigni... Che bell'amico! Oh sì, Tesoro mio. Bell'amico, bell'amico...


SAM: E va bene, va bene. E’ che mi hai spaventato. Che stavi facendo?


GOLLUM: Me la svignavo.


SAM: Bravo. Fa' come ti pare. Mi dispiace svegliarvi, padron Frodo. Dobbiamo proseguire.


FRODO: E’ ancora buio.


SAM: Qui è sempre buio. E’ sparito! Il pane elfico.


FRODO: Cosa? Ci rimane soltanto questo?


SAM: L'ha preso lui! Dev'essere stato lui!


GOLLUM: Sméagol? No, no, non il povero Sméagol. Sméagol odia il cattivo pane elfico.


SAM: Sei un miserabile bugiardo! Che cosa ne hai fatto?


FRODO: Lui non lo mangia. Non può averlo preso lui.


GOLLUM: Guarda… Che cos'é? Oh, briciole sui suoi vestiti. L'ha preso lui! L'ha preso lui! L'ho visto. S'ingozza sempre quando il padrone non guarda.


SAM: E’ una sporca bugia! Sei uno schifoso traditore!


FRODO: Sam!


SAM: Come ti...?


FRODO: Smettila! Sam!


SAM: Lo uccido!


FRODO: Sam! No!


SAM: Oh, mio.... Scusate, non volevo arrivare a tanto, ma ero così... Così arrabbiato. Su, avanti, riposate un po’.


FRODO: Sto bene.


SAM: No. No, non state bene. Siete esausto. E’ quel Gollum! E’ questo posto! È quel coso intorno al collo! Potrei aiutarvi... Potrei portarlo per un po'. Portarlo per un po'… Portarlo… Potrei portarlo… Potrei portarlo... Potrei portarlo… Dividere l'onere. Dividere l'onere… Dividere l’onere… L'onere, l'onere, l’onere...


FRODO: Allontanati!


SAM: Non voglio tenerlo. Voglio solo aiutarvi.


GOLLUM: Visto? Visto? Lo vuole tutto per sé.


SAM: Sta' zitto, tu!


GOLLUM: Eh, eh eh!


SAM: Vattene via! Vattene via!


FRODO: No, Sam. Sei tu. Mi dispiace, Sam.


SAM: Ma lui è un bugiardo. Vi ha avvelenato contro di me.


FRODO: Non puoi più aiutarmi.


SAM: Non dite sul serio.


FRODO: Torna a casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 28 – Il sacrificio di Faramir

 

 

GANDALF: Faramir! Faramir! La volontà di tuo padre è diventata follia. Non gettare via la tua vita in modo così avventato!


FARAMIR: Dove sta la mia lealtà se non qui? Questa è la Città degli Uomini di Numenor. Sarò lieto di dare la mia vita per difendere la sua bellezza, il suo ricordo, la sua saggezza.


GANDALF: Tuo padre ti vuole bene, Faramir. Se ne ricorderà prima della fine.

 

***


DENETHOR: Sai cantare, messer Hobbit?


PIPINO: Ecco... Sì. Almeno, abbastanza bene per la mia gente. Ma non abbiamo canzoni per grandi palazzi e tempi malvagi.


DENETHOR: E perché le vostre canzoni sarebbero inadatte al mio palazzo? Cantami una canzone.


PIPINO: Casa è alle spalle / Il mondo avanti. / Le strade da seguire, tante. / Nell'ombra il mio viaggio va / Finché luce nel cielo sarà. / Nebbia e ombra, oscurità / Tutto svanirà. Tutto svanirà.

 

***


TROLL: March! March! March! March! March!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 29 – L’accampamento a Dunclivo

 

 

I SOLDATO DI ROHAN: Fate largo al Re! Fate largo!
 

II SOLDATO DI ROHAN: Il Re è qui.


III SOLDATO DI ROHAN: Mio signore.


IV SOLDATO DI ROHAN: Salute a te, sire.


THEODEN: Grimbold, quanti sono?


GRIMBOLD: Porto cinquecento uomini dall'Ovestfalda, mio signore.

 

UOMO DI FENMARCH: Altri trecento da Fenmarch, Re Théoden.


THEODEN: I Cavalieri di Acquaneve dove sono?


GAMLING: Nessuno è venuto, mio signore.

 

***


THEODEN: Seimila lance. Meno della metà di quante speravo.


ARAGORN: Seimila non basteranno per spezzare le linee di Mordor.


THEODEN: Ne arriveranno altri.


ARAGORN: Ogni ora persa affretta la sconfitta di Gondor. Abbiamo fino all'alba, poi dobbiamo andare.

 

***


SOLDATO DI ROHAN: Hey! Buono! Buono…


LEGOLAS: I cavalli sono irrequieti e gli uomini silenziosi.


EOMER: Si innervosiscono all'ombra della montagna.


GIMLI: Quella strada, là, dove conduce?


LEGOLAS: E’ la strada per il Dimholt, la porta sotto la montagna.


EOMER: Chiunque vi si avventuri non fa ritorno. Quella montagna è malvagia.


GIMLI: Aragorn! Troviamo del cibo.

 

***


EOWYN: Ecco. Un vero Scudiero di Rohan!


MERRY: Sono pronto!


EOWYN: Oh! Ah, ah ah ah ah ah ah ah!


MERRY: Chiedo scusa. Non è così pericolosa. Non è nemmeno affilata.


EOWYN: Eh, non va bene. Non ucciderai molti Orchi con una lama smussata. Forza! Dal fabbro. Corri! Eh eh.


EOMER: Non dovresti incoraggiarlo.


EOWYN: Non dovresti dubitare di lui.


EOMER: Non dubito del suo cuore, ma della portata del suo braccio.


EOWYN: Perché Merry dovrebbe restare indietro? Lui ha motivo di andare in guerra quanto te. Perché non può combattere per coloro che ama?

 

EOMER: Sai poco sulla guerra, come quell’Hobbit. Quando la paura lo coglie, e il sangue e le grida e gli orrori della battaglia lo investono, credi che starebbe lì a combattere? Scapperebbe. E avrebbe ragione di farlo. La guerra è di competenza degli Uomini, Eowyn.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 30 – Andúril (La Fiamma dell’Ovest)

 

 

ARWEN: Io scelgo una vita mortale. Come avrei voluto poterlo vedere un'ultima volta.

 

***


ARAGORN: Ah!


GUARDIA DI ROHAN: Signore? Re Théoden vi attende, mio signore.


THEODEN: Prendo congedo.

 

***


ARAGORN: Mio signore Elrond.


ELROND: Vengo da parte di colei che io amo. Arwen sta morendo. Non sopravviverà a lungo al male che ora si sparge da Mordor. La luce della Stella del Vespro si affievolisce. Mentre il potere di Sauron aumenta, le sue forze diminuiscono. La vita di Arwen ora è legata al destino dell'Anello. L'Ombra è su di noi, Aragorn. La fine è giunta.


ARAGORN: Non sarà la nostra fine, ma la sua.


ELROND: Tu vai verso la guerra, ma non verso la vittoria. Gli eserciti di Sauron marciano su Minas Tirith, questo lo sai. Ma in segreto egli invia un'altra forza che attaccherà dal Fiume. Una flotta di navi dei Corsari veleggia dal Sud. Entreranno nella Città tra due giorni. Siete numericamente inferiori. Vi occorrono più uomini.


ARAGORN: Non ce ne sono.


ELROND: Ci sono coloro che dimorano nella montagna.


ARAGORN: Assassini... Traditori... Dovrei chiamarli a combattere? Non credono in nulla. Non rispondono a nessuno.


ELROND: Risponderanno al Re di Gondor. Andúril, Fiamma dell'Occidente, forgiata dai frammenti di Narsil.


ARAGORN: Sauron non avrà dimenticato la Spada di Elendil. La lama che fu spezzata farà ritorno a Minas Tirith.


ELROND: L'Uomo che può brandire il potere di questa spada, può chiamare a sé un esercito più micidiale di qualunque altro su questa terra. Metti da parte il Ramingo. Diventa ciò che sei nato per essere. Prendi la via del Dimholt. Ónen i-Estel Edain. (Ho dato Speranza ai Dunedain.)


ARAGORN: Ú-chebin Estel anim. (Non ho tenuto speranza per me.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 31 – Aragorn prende il Sentiero dei Morti

 

 

EOWYN: Perché fai questo? La guerra è a Est. Non puoi andare via la vigilia di una battaglia. Non puoi abbandonare i tuoi uomini.


ARAGORN: Eowyn...


EOWYN: Ci occorri qui.


ARAGORN: Perché sei venuta?


EOWYN: Non lo sai?


ARAGORN: E’ solo di un'ombra e un pensiero che sei innamorata. Non posso darti quello che cerchi. Ti ho augurato gioia sin da quando ti ho vista.

 

***


GIMLI: Dove credi di andare, me lo dici?


ARAGORN: Non questa volta. Questa volta devi restare, Gimli.


GIMLI: Uhm.


LEGOLAS: Non hai imparato nulla sulla testardaggine dei Nani?


GIMLI: Tanto vale che ti rassegni. Verremo con te, giovanotto.

 

***


I SOLDATO DI ROHAN: Cos'è successo? Dove sta andando?


II SOLDATO DI ROHAN: Non capisco.


III SOLDATO DI ROHAN: Sire Aragorn!


II SOLDATO DI ROHAN: Perché parte la vigilia della battaglia?


GAMLING: Parte perché non c'è alcuna speranza.


THEODEN: Parte perché deve farlo.


GAMLING: Troppo pochi sono venuti. Non possiamo sconfiggere gli eserciti di Mordor.


THEODEN: No, non possiamo. Ma li incontreremo in battaglia, nonostante tutto.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 32 – “Mai più perdere la speranza”

 

 

THEODEN: Ho lasciato istruzioni. Il popolo deve seguire la tua guida in mia vece. Occupa il mio trono nel Palazzo d'Oro. A lungo possa tu difendere Edoras, se la battaglia va male.


EOWYN: Quale altro dovere vuoi che io esegua, mio signore?


THEODEN: Dovere? No. Vorrei che tu sorridessi di nuovo. Non piangere per coloro per cui è giunta l'ora. Tu vivrai per vedere questi giorni rinnovati. Basta con la disperazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 33 – Dwimorberg (Il Monte Invasato)

 

 

GIMLI: Che razza di esercito si attarderebbe in un posto simile?


LEGOLAS: Uno maledetto. Molto tempo fa, gli Uomini della Montagna giurarono all'ultimo Re di Gondor di andare in suo soccorso, di combattere. Ma quando arrivò il momento, quando il bisogno di Gondor fu incalzante, fuggirono, svanendo nel buio della montagna. E così Isildur li maledì. Non avrebbero più trovato pace fino all'adempimento della promessa. Chi li richiamerà dalla grigia penombra? Il popolo dimenticato. L’erede di colui al quale fecero giuramento, arriverà dal Nord. Il bisogno lo spronerà. Egli varcherà la soglia della Via dei Morti.


GIMLI: Il calore del mio sangue sembra che me l'abbiano portato via.


LEGOLAS: “La via è chiusa. Fu creata da coloro che sono morti. E i Morti la custodiscono. La via è chiusa”.


ARAGORN: Brego! Non ho timore della morte.


GIMLI: Beh, questa è una cosa mai sentita! Un Elfo andrà sottoterra quando un Nano non osa farlo? Oh! Oh, sarei lo zimbello di tutti!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 34 – L’adunata di Rohan

 

 

THEODEN: Dobbiamo viaggiare leggeri e veloci.
 

SOLDATO DI ROHAN: Bardate i cavalli!
 

THEODEN: Lunga è la strada. Uomini e bestie devono arrivare con la forza per combattere.


ROHIRRIM: In sella! Minas Tirith ci aspetta! Coraggio, tutti insieme! Bisogna muoversi, presto!


THEODEN: I piccoli Hobbit non sono adatti alla guerra, messer Meriadoc.


MERRY: Tutti i miei amici sono andati in battaglia. Mi vergognerei a non farne parte.


THEODEN: Ci sono tre giorni per Minas Tirith e nessuno dei miei Cavalieri può averti come fardello.


MERRY: Io voglio combattere!


THEODEN: Non aggiungerò altro.


ROHIRRIM: Avanti! Coraggio, sbrighiamoci! A cavallo, andiamo! Avanti, avanti!


MERRY: Oh!


EOMER: A Minas Tirith! Presto!


EOWYN: Cavalca con me.


EOMER: In formazione! In formazione!


MERRY: Mia signora!

 

***


EOMER: In formazione, muovetevi! In formazione, muovetevi!


THEODEN: Cavalcate! Cavalcate su Gondor!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 35 – Il Sentiero dei Morti

 

 

GIMLI: Che cosa c’è? Che cosa vedi?

 

LEGOLAS: Vedo sagome di Uomini. E di cavalli.

 

GIMLI: Dove?

 

LEGOLAS: Vessilli pallidi come brandelli di nuvole… Lance si innalzano come boschetti d’inverno attraverso una coltre di nebbia… I Morti le seguono. Sono stati convocati.

 

GIMLI: I Morti? Convocati? Lo sapevo. Eh… Ah… Molto bene. Eh eh. Molto bene! Legolas!

 

ARAGORN: Non guardate in basso.

 

RE DEI MORTI: Chi entra nei miei domini?
 


ARAGORN: Uno che avrà la vostra lealtà.

 


RE DEI MORTI: I Morti non consentono ai vivi di passare.

 


ARAGORN: Invece lo consentirai a me.

 


RE DEI MORTI: Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah ah ah ah ah! La via è chiusa. Fu creata da coloro che sono morti. E i Morti la custodiscono. La via è chiusa. Ora devi morire.

 


ARAGORN: Io vi invito a rispettare il giuramento.

 


RE DEI MORTI: Nessuno tranne il Re di Gondor può comandarmi. Ah! Quella lama fu spezzata! Ah…

 


ARAGORN: E’ stata ricostruita. Combattete per noi, e riacquistate il vostro onore. Cosa rispondete? Cosa rispondete?

 


GIMLI: Ah! Sprechi tempo, Aragorn. Non avevano onore da vivi e non lo hanno ora che sono morti.

 


ARAGORN: Io sono l'erede di Isildur. Combattete per me, e io riterrò rispettato il vostro giuramento. Cosa rispondete?

 

RE DEI MORTI: Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah!

 

ARAGORN: Avete la mia parola! Combattete, e io vi libererò da questa morte vivente! Cosa rispondete?

 

GIMLI: Fatevi avanti, traditori!

 

ARAGORN: Via! Scappate!

 

***

 

RE DEI MORTI: Combatteremo.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 36 – L’assedio di Gondor

 

 

IMRAHIL: Aprite il cancello! Presto! Presto! In fretta!


DENETHOR: Faramir! Non ditemi che è morto.


IMRAHIL: Erano inferiori di numero. Nessun sopravvissuto.

 

***


GOTHMOG: Paura... La Città ne è infestata. Alleviamo il loro dolore. Rilasciate i prigionieri!


ORCO: Catapulte!

 

***


DENETHOR: I miei figli si sono spenti. La mia stirpe è finita.


PIPINO: E’ vivo!


DENETHOR: La Casa dei Sovrintendenti è venuta meno.


PIPINO: Va curato, mio signore.


DENETHOR: La mia stirpe è finita!


PIPINO: Mio signore!

 

***

 

ORCO: Pronti a caricare!

 

***


DENETHOR: Rohan ci ha lasciati soli.

 

***


GOTHMOG: Eh, eh!

 


I DONNA DI GONDOR: Ci attaccano!

 

II DONNA DI GONDOR: Eothar, vieni qui! Vieni qui!

 

***


DENETHOR: Théoden mi ha tradito.

 

***


SOLDATO DI GONDOR: Attenti!

 

***

 

DENETHOR: Abbandonate i vostri posti! Scappate! Mettetevi in salvo! Oh! Oh!


GANDALF: Prepararsi alla battaglia! Presto! Alle mura! Difendete le mura! Alle vostre postazioni!


I SOLDATO DI GONDOR: Dai! Salite! Più veloci! Più veloci!


GANDALF: Spedite quelle orrende bestie nell'abisso!


GOTHMOG: Restate dove siete!


II SOLDATO DI GONDOR: Ci occorre altro pietrame per....


III SOLDATO DI GONDOR: Attenti!


IV SOLDATO: Al livello inferiore, presto!


V SOLDATO: Raddoppiate la guardia!


GOTHMOG: Aah!


PIPINO: Aaahh!


GANDALF: Respingeteli! Non cedete alla paura! Restate ai vostri posti! Combattete! Non alle torri! Mirate ai Troll! Uccidete i Troll! Abbatteteli! Respingeteli! Peregrino Took! Torna alla Cittadella!


PIPINO: Ci hanno chiamati per combattere.


GANDALF: Ah! Questo non è posto per un Hobbit. Una vera Guardia della Cittadella! Ora torna sulla collina, presto! Presto!

 

***

 

GOTHMOG: Che cosa fate, feccia buona a nulla?

 

ORCO: Il cancello non cede, è troppo robusto!

 

GOTHMOG: Tornate lì e buttatelo giù!

 

ORCO: Niente può farlo cedere.

 

GOTHMOG: Grond lo farà cedere. Portate la testa di lupo!


ORCHI: Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond!

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 37 – I Corsari di Umbar

 

 

ARAGORN: Non potete proseguire. Voi non entrerete a Gondor.

 

CORSARI: Ah, ah, ah!

 

I CORSARO: Chi sei tu per negarci il passaggio?

 

ARAGORN: Legolas, un avvertimento che sfiori le orecchie del nostromo.

 

GIMLI: Attento alla mira.

 

II CORSARO: Oh!

 

GIMLI: Oh! Ora basta? Vi abbiamo avvertiti? Preparatevi allo scontro!

 

CORSARI: Ah, ah, ah, ah!

 

I CORSARO: Scontro? Con voi e con quale esercito?

 

ARAGORN: Questo esercito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA38 – La tana di Shelob

 

 

GOLLUM: Lì dentro.


FRODO: Cos'è questo posto?


GOLLUM: Il padrone deve andare dentro la galleria.


FRODO: Ora che sono qui, non credo di volerlo.


GOLLUM: Ma è l'unica via. Entra… O torna indietro.


FRODO: Non posso tornare indietro. Cos'è quest'odore?


GOLLUM: Sporcizia di Orchi. Gli Orchi vengono qui qualche volta. Presto! Di qua.


FRODO: Sméagol?


GOLLUM: Sono qui.


FRODO: E’ appiccicoso. Che cos'è?


GOLLUM: Vedrai. Oh, sì. Vedrai...


FRODO: Sméagol? Sméagol! Sméagol! Sam...

 

***


SAM: Oooh... Oh!

 

***


FRODO: Oh! Oh!

 

***


GALADRIEL: E a te, Frodo Baggins, io dono la luce di Earendil, la nostra Stella più amata. Possa essere per te una luce in luoghi oscuri, quando ogni altra luce si spegne.

 

***


FRODO: Aiya Eärendil Elenion Ancalima! (Salve Eärendil più brillante delle Stelle!) Ah! Ah! Ah… Ah! Oh!


GOLLUM: Mosca birichina, piangi, piccina? Nella ragnatela tu sarai… Mangiato. L'hai scampata, vero, Tessoro? Non questa volta. Non questa volta.


FRODO: Nooo!


GOLLUM: Non siamo stati noi. Non siamo stati noi! Sméagol non farebbe del male al padrone. Abbiamo promesso. Tu devi crederci. E’ stato il Tessoro! Il Tessoro ce l'ha fatto fare!


FRODO: Devo distruggerlo, Sméagol. Devo distruggerlo per il bene di tutti e due.


GOLLUM: Aaahh!


FRODO: Mi dispiace tanto, Sam. Mi dispiace tanto.

 

***


GALADRIEL: Questo incarico è stato affidato a te, Frodo della Contea. Se tu non troverai il modo, nessuno potrà.

 

***


FRODO: Ah!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 39 – Il semplice coraggio di Merry

 

 

EOMER: Mi riferiscono che Minas Tirith è circondata. Il livello inferiore è in fiamme. Legioni del Nemico avanzano da ogni parte.

 

THEODEN: Il tempo è contro di noi. Preparatevi!

 

***

 

EOWYN: Fatti coraggio, Merry. Presto sarà tutto finito.

 

MERRY: Mia signora… Tu sei bella e coraggiosa, e hai molte cose per cui vivere… E molti che ti amano. So che è troppo tardi per tirarsi indietro. So che non serve a molto ormai sperare. Se fossi un Cavaliere di Rohan, capace di grandi azioni, ma… Non lo sono. Sono un Hobbit. E so che non salverò la Terra di Mezzo. Voglio solo aiutare i miei amici. Frodo. Sam. Pipino… Più di ogni altra cosa vorrei poterli rivedere.

 

EOMER: Prepararsi a partire!

 

THEODEN: Fate presto! Cavalcheremo tutta la notte.

 

EOWYN: Alla battaglia.

 

MERRY: Alla battaglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 40 – Grond (L’antico martello dell’Oltretomba)

 

 

ORCHI: Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond!


GANDALF: Tornate al cancello! Presto!


SOLDATO DI GONDOR: Prepariamoci ad accoglierli!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 41 – La tomba dei Sovrintendenti

 

 

DENETHOR: Io sono il Sovrintendente della Casa di Anárion. Perciò ho camminato. E perciò adesso dormirò. Gondor è perduta. Non c’è speranza per gli Uomini. Perché gli sciocchi scappano? Meglio morire prima che dopo. Perché morire dobbiamo. Nessuna tomba per Denethor e Faramir. Nessun lungo, lento sonno di morte imbalsamato. Bruceremo come i Re barbari del passato. Portate legna e olio!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 42 – La distruzione del Cancello di Gondor

 


GANDALF: Fermi! Fermi! Siete soldati di Gondor. Qualunque cosa oltrepassi quel cancello, non cederete terreno! Puntare! Lanciare!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 43 – Messer Samvise e le sue decisioni

 

 

FRODO: Uh...


SAM: Lascialo andare, lurido essere! Lascialo andare! Non lo toccherai mai più! Avanti, fatti sotto. Aaah! Ah… Ah… Ah! Indietro! Padron Frodo! Oh, no. Frodo! Padron Frodo! Svegliatevi. Non lasciatemi qui da solo. Non andate dove non posso seguirvi. Svegliatevi. Non sta dormendo. E’ morto.


GORBAG: Tornate qui, feccia! Che cos'è? Pare che la vecchia Shelob se la sia voluta spassare.


SHAGRAT: Ne ha ucciso un altro, eh?


GORBAG: No. Questo qui non è morto. Ah!


SAM: Non è morto?


GORBAG: Lei lo infilza col suo pungiglione e lui si affloscia come un pesce senza lisca! Ah! Poi lei procede con lui. Ah! E’ così che le piace nutrirsi. Sangue Fresco! Ah! Portatelo nella torre!


SAM: Samvise, stupido!


SHAGRAT: Questa feccia si risveglierà tra un paio d'ore.


GORBAG: E desidererà non essere mai nato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 44 – La pazzia di Denethor

 

 

DENETHOR: La dimora della sua anima si sgretola. Sta bruciando. Già bruciando.


PIPINO: Lui non è morto. Lui... Lui non è morto! No! No! No! Non è morto! No! No! No!


DENETHOR: Addio, Peregrino, figlio di Paladino. Ti esonero dal mio servizio. Ora va' e muori nella maniera che riterrai più giusta. Versate olio sulla legna!

 

***

 

I SOLDATO DI GONDOR: Forza, muovetevi!

 

II SOLDATO DI GONDOR: Fate presto laggiù!


PIPINO: Gandalf! Dov'è Gandalf? Gandalf!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 45 – Il Signore dei Nazgûl

 

 

GANDALF: Ritirata! La Città ha ceduto! Ripiegare sul secondo livello! Portate via le donne e i bambini! Portateli via! Ritirata! Presto! Presto!

 

***

 

GOTHMOG: Muovete sulla città! Uccidete quelli che incontrate!

 

***


I SOLDATO DI GONDOR: Abbattiamoli!

 

II SOLDATO DI GONDOR: Per Minas Tirith!
 


GANDALF: Combattete! Fino all'ultimo uomo! Per la vostra vita!

 

PIPINO: Gandalf! Gandalf! Denethor è uscito di senno! Sta bruciando vivo Faramir!

 

GANDALF: Monta! Svelto!

 

***

 

GANDALF: Torna nell’abisso! Torna nel nulla che attende te e il tuo padrone!

 

SIGNORE DEI NAZGUL: Non sai riconoscere la morte quando la vedi, vecchio? Questa è la mia ora!

 

PIPINO: Gandalf! Ah!

 

SIGNORE DEI NAZGUL: Hai fallito. Il mondo degli Uomini cadrà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 46 – La cavalcata dei Rohirrim

 

 

EOWYN: Coraggio, Merry! Coraggio per i nostri amici!

 

***


GOTHMOG: Formare le fila, vermi! Formare le fila! Le picche davanti! Gli arcieri dietro!

 

***


THEODEN: Eomer, porta la tua Eored sul fianco sinistro.


EOMER: Prepararsi!


THEODEN: Gamling, segui il vessillo del Re al centro! Grimbold, porta la tua compagnia a destra dopo aver passato le mura! Avanti, e non temete l'oscurità! Desti! Desti, Cavalieri di Théoden! Lance saranno scosse! Scudi saranno frantumati! Un giorno di spade! Un giorno rosso! Prima che sorga il sole!


EOWYN: Vada come vada, resta con me. Io baderò a te.


THEODEN: Cavalcate ora! Cavalcate ora! Cavalcate per la rovina e per la fine del mondo! Morte!

 

ROHIRRIM: Morte!


THEODEN: Morte!


ROHIRRIM: Morte!


THEODEN: Morte!

 

ROHIRRIM: Morte!


MERRY: Ah!


EOWYN: Ah!


THEODEN: Avanti, Eorlingas! Morte!


ROHIRRIM: Ehhh!


GOTHMOG: Tirate!


MERRY: Aaah!


THEODEN: Eeehh!


GOTHMOG: Tirate a volontà!


EOMER: Aaahh!


EOWYN: Aaahh!

 

EOMER: Aaahh!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 47 – Il rogo di Denethor

 

 

DENETHOR: Date fuoco alla nostra carne.


GANDALF: Che cessi questa follia!

 

DENETHOR: Puoi trionfare sul campo di battaglia per un giorno, ma contro il potere che si è innalzato ad Est non c’è nessuna vittoria.


PIPINO: Eh!


DENETHOR: Ah!


PIPINO: Aaahh!


DENETHOR: No! Non mi porterai via mio figlio! Ah! Faramir... Ah!

 

***


GANDALF: Così trapassa Denethor, figlio di Ecthelion.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 48 – La Battaglia dei Campi del Pelennor

 

 

EOMER: Spingeteli verso il Fiume!


THEODEN: Rendete sicura la Città! Serrate le fila! Serrate le fila! Suonare la carica! Scontro frontale! Aaah!

 

EOWYN: Aaah!


HARADRIM: Ah!


I SOLDATO DI ROHAN: Via da qui!

 

II SOLDATO DI ROHAN: Abbattilo!
 

III SOLDATO DI ROHAN: Seguitemi!


EOWYN: Prendi le redini! A sinistra! Vai a sinistra!


EOMER: Mirate alla testa!


THEODEN: Abbattetelo! Abbattetelo! Abbattetelo!


MERRY: Oh!


EOWYN: Merry!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 49 – “Un verde paesaggio”

 

 

PIPINO:  Non credevo sarebbe finita così.


GANDALF: Finita? No, il viaggio non finisce qui. La morte è soltanto un'altra via. Dovremo prenderla tutti. La grande cortina di pioggia di questo mondo si apre e tutto si trasforma in vetro argentato. E poi lo vedi.


PIPINO: Cosa, Gandalf? Vedi cosa?


GANDALF: Bianche sponde… E al di là di queste, un verde paesaggio sotto una lesta aurora.


PIPINO: Beh, non è così male.


GANDALF: No. No, non lo è.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 50 – Il Nazgûl e la sua preda

 

 

THEODEN: Intorno a me! Intorno a me! A me!

 

***


SIGNORE DEI NAZGUL: Saziati della sua carne!


EOWYN: Ti ucciderò, se osi toccarlo!


SIGNORE DEI NAZGUL: Non metterti tra il Nazgûl e la sua preda.


EOWYN: Ah!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 51 – Le Navi Nere

 

 

SKULLY: In ritardo come al solito, feccia dei pirati! Ci aspetta un lavoro di coltello! Forza, topi di fogna! Scendete dalle navi!


GIMLI: Ce n'è in abbondanza per tutti e due. Che vinca il Nano migliore!

 

ARAGORN: Aaahh!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 52 – La Scudiera di Rohan

 

 

RE DEGLI STREGONI: Stupido. Nessun Uomo può uccidermi. Ora muori.


MERRY: Ah! Ahhh!


EOWYN: Io non sono un uomo. Aaahh!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 53 – La vittoria a Minas Tirith

 

 

LEGOLAS: Quindici! Sedici!


GIMLI: Diciassette!

 

EOWYN: Merry!


GIMLI: Ah! Ventinove!


ARAGORN: Legolas!


LEGOLAS: Trentatré! Trentaquattro!


GIMLI: Comunque conta per uno! Coraggio, allora! Forza!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 54 – La morte di Théoden

 

 

THEODEN: Riconosco il tuo viso… Eowyn. La vista mi si oscura.


EOWYN: No. No, vedrai, ti salverò.


THEODEN: Lo hai già fatto. Eowyn, il mio corpo é spezzato… Devi lasciarmi andare. Vado dai miei padri, nella cui gloriosa compagnia ora non dovrò più vergognarmi. Eowyn...

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 55 – I giuramenti rispettati

 

 

RE DEI MORTI: Liberaci.


GIMLI: Cattiva idea. Molto utili, questi giovanotti, quando si è alle strette, nonostante siano morti.


RE DEI MORTI: Ci hai dato la tua parola.


ARAGORN: Ritengo il giuramento rispettato. Andate. Abbiate pace.

 

GIMLI: Uhm.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 56 – Le Case di Guarigione

 

 

PIPINO: Merry…

 

EOMER: Nooooo! Nooooo!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 57 – Pipino si prende cura di Merry

 


PIPINO: Merry! Merry! Merry! Merry, sono io… Sono Pipino…


MERRY: Sapevo che mi avresti trovato.


PIPINO: Sì.


MERRY: Mi lascerai qui?


PIPINO: No, Merry. Mi prenderò cura di te.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 58 – La Torre di Cirith Ungol

 

 

SHAGRAT: Giù le mani! Quella camicia lucente è mia!


GORBAG: Andrà al Grande Occhio insieme ad ogni altra cosa.

 

SHAGRAT: Non prendo ordini da puzzolenti topi Morgul!


GORBAG: Tu toccala e io t'infilo questa lama nella pancia!

 

SHAGRAT: Quello schifoso voleva infilzarmi. Uccidetelo!

 

***


SAM: Ah! Ah! Aaah! Questo è per Frodo! Questo per la Contea! E questo è per il mio vecchio Gaffiere!

 

***


GORBAG: Smettila di squittire, topo di letamaio! Ah, ti dissanguerò come un maiale infilzato. Ah!


SAM: No, se ti infilzo io prima.


FRODO: Sam! Oh, Sam, mi dispiace tanto per quello che ho fatto.


SAM: Vi porto via da qui.


FRODO: Ah, è troppo tardi. E’ finita. L'hanno preso. Sam, hanno preso l'Anello!


SAM: Vi chiedo perdono, ma non l'hanno preso. Credevo di avervi perduto, e così l'ho preso. Solo per custodirlo, però.


FRODO: Dammelo. Dammi l'Anello, Sam. Sam, dammi l'Anello. Devi capire. Questo è il mio fardello. Ti distruggerà, Sam.


SAM: Venite, padron Frodo. Meglio trovarvi dei vestiti. Non potete entrare a Mordor con nient'altro che la vostra pelle.

 

***

 

SAM: Ce l'abbiamo fatta, padron Frodo. Siamo arrivati a Mordor.


FRODO: Sono così tanti… Non passeremo mai inosservati. E’ lui, l'Occhio.


SAM: Dobbiamo entrare lì, padron Frodo. Non c'è altro da fare. Forza, andiamo giù per la collina, per cominciare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 59 – L’ultima discussione

 

 

GANDALF: Frodo è passato oltre la mia vista. L'oscurità sta aumentando.


ARAGORN: Se Sauron avesse l'Anello, lo sapremmo.


GANDALF: E’ solo una questione di tempo. Ha subìto una sconfitta, sì, ma… Dietro le mura di Mordor, il nostro Nemico si sta riorganizzando.


GIMLI: Che rimanga lì! Che marcisca! Perché interessarcene?


GANDALF: Perché diecimila Orchi ora si trovano tra Frodo e il Monte Fato. L'ho mandato alla morte.


ARAGORN: No. C'è ancora speranza per Frodo. Ha bisogno di tempo e di passare al sicuro attraverso le pianure di Gorgoroth. Questo possiamo darglielo noi.


GIMLI: Come?


ARAGORN: Attiriamo gli eserciti di Sauron. Svuotiamo le sue terre. Poi raduniamo le sue forze e marciamo sul Nero Cancello.


EOMER: Non possiamo ottenere la vittoria con la forza delle armi.


ARAGORN: Non per noi stessi. Ma possiamo dare a Frodo una possibilità, se teniamo l'Occhio di Sauron fisso su di noi. Renderlo cieco ad ogni altra cosa che si muove.


LEGOLAS: Un diversivo.

 

GIMLI: Certezza di morte, scarse possibilità di successo... Che cosa aspettiamo?
 

GANDALF: Sauron sospetterà una trappola. Non abboccherà all'amo.
 

ARAGORN: Oh, io credo di sì.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 60 – Aragorn assoggetta il Palantír

 

 

ARAGORN: A lungo mi hai dato la caccia. A lungo ti ho sfuggito. Ora non più. Ammira la Spada di Elendil!

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 61 – Faramir ed Eowyn

 

 

EOWYN: La Città è caduta nel silenzio. Non c’è più calore nel sole. Fa tanto freddo.

 

FARAMIR: E’ l’umidità della prima pioggia di primavera… Non credo che questa oscurità durerà ancora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 62 – In compagnia degli Orchi

 

 

SAM: Guardate! Gli Orchi! Si stanno allontanando. Vedete, padron Frodo? Un po’ di fortuna, finalmente.

 

ORCO SERGENTE: Muovetevi, lumaconi! Avanti, più in fretta! Non battete la fiacca, muovetevi, o vi frusto fino all’osso! Forza! Che cosa vi ho detto? In formazione! Rimanete tutti in formazione, maledetti! In piedi! Avanti, lumaconi! Voi due andrete dritti in prima linea! Muoversi! Forza, nei ranghi! Muoversi! Muoversi! Muoversi! Ai cancelli, lumaconi! Su, muoversi! Più in fretta! Non sapete che siamo in guerra? Compagnia, alt! Ispezione!

 

FRODO: Sam, aiutami!

 

SAM: Padron Frodo! In piedi, padron Frodo! In piedi!

 

FRODO: E’ pesantissimo!

 

SAM: Oh, no! Che faccio? Che facciamo?

 

FRODO: Colpiscimi.

 

SAM: Cosa?

 

FRODO: Colpiscimi, Sam. Comincia a lottare.

 

SAM: Levati di dosso! Nessuno può spingermi, verme schifoso! Levati di dosso!

 

ORCO SERGENTE: Smettetela! Smettetela!

 

ORCO: Tu! Ti strapperò le budella, se non fai finire questo chiasso!

 

FRODO: Via, Sam! Ora!

 

ORCO: Muovetevi, feccia!

 

ORCO SERGENTE: Riformate le fila! Coraggio! Riformate le fila, lumaconi! In fila, lumaconi! Muoversi! Muoversi! Muoversi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 63 – La Terra d’Ombra

 

 

FRODO: Non ce la faccio. Non… Non ce la faccio a portare l’Anello, Sam. E’.. E’… E’ un tale peso da portare… E’… E’ un tale peso.

 

SAM: Andiamo da quella parte. Il più diretti possibile. Non ha senso portare cose che magari non ci servono.

 

***

 

SAM: Padron Frodo… Guardate. Ci sono luce e bellezza lassù. Nessun’ombra può toccarle.

 

***

 

SAM: Prendete la mia. C’è rimasta qualche goccia.

 

FRODO: Non rimarrà niente per il viaggio di ritorno.

 

SAM: Non credo che ci sarà un viaggio di ritorno, padron Frodo.

 

***

 

SAM: Frodo, a terra! Nascondetevi! Frodo!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 64 – La Bocca di Sauron

 

 

PIPINO: Dove sono?

 

ARAGORN: Che il Signore della Terra Nera venga avanti! Che giustizia sia fatta su di lui!

 

BOCCA DI SAURON: Il mio padrone, Sauron il Grande, vi porge il benvenuto. Vi è qualcuno in questa folla con l’autorità di trattare con me?

 

GANDALF: Noi non veniamo per trattare con Sauron, infedele e maledetto. Dì questo al tuo padrone: le armate di Mordor devono disperdersi. Egli deve lasciare queste terre e non farvi ritorno.

 

BOCCA DI SAURON: Ah! Vecchio Barbagrigia. Ho un pegno che mi è stato ordinato di mostrarvi.

 

PIPINO: Frodo… Frodo!

 

GANDALF: Silenzio!

 

MERRY: No!

 

GANDALF: Silenzio!

 

BOCCA DI SAURON: Il Mezzuomo era caro a voi, vedo. Sappiate che ha sofferto grandemente per mano di chi l’ha ospitato. Chi avrebbe detto che un essere così piccolo potesse sopportare tanto dolore? E lo ha fatto, Gandalf. Lo ha fatto. Oh… E chi è costui? L’erede di Isildur? Per fare un Re non basta una lama elfica spezzata…

 

GIMLI: Conclusione delle trattative.

 

ARAGORN: Io non ci credo. Non ci crederò!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 65 – Il Nero Cancello si apre

 

 

ARAGORN: Ripiegare! Ripiegare!

 

ESERCITO DEGLI ORCHI: Ash nazg durbatulûk... Ash nazg durbatulûk... (Un Anello per domarli tutti...)

 

***

 

SAM: Se n'è andata, padron Frodo. La luce è passata oltre, lontano, verso Nord. Qualcosa ha attirato il suo sguardo.

 

***


ESERCITO DEGLI ORCHI:
Ash nazg durbatulûk... Ash nazg durbatulûk... (Un Anello per domarli tutti...)

 

ARAGORN: Restate fermi! Restate fermi! Figli di Gondor, di Rohan, fratelli miei… Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore. Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli Uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza. Ma non è questo il giorno! Ci sarà l'ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l'Era degli Uomini arriverà al crollo. Ma non è questo il giorno! Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra vi invito a resistere, Uomini dell'Ovest!

 

***


GIMLI: Chi pensava di morire combattendo fianco a fianco a un Elfo?


LEGOLAS: E invece fianco a fianco ad un amico?


GIMLI: Sì. Questo potrei farlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 66 – “Non posso portare l’Anello per voi, ma posso portare voi”

 

 

SAM: Vi ricordate la Contea, padron Frodo? Presto sarà primavera. E i frutteti saranno in fiore... E gli uccelli nidieranno nel boschetto di nocciole... E l'orzo estivo sarà seminato nei campi a valle... E si mangeranno le prime fragole con la panna. Vi ricordate il sapore delle fragole?


FRODO: No, Sam. Non ricordo il sapore del cibo… Né il rumore dell'acqua… Né il tocco dell'erba. Buio… C'é tanto buio. Non c'è... Non c'è velo tra me e la ruota di fuoco. Lo posso vedere con i miei occhi da sveglio.


SAM: E allora liberiamocene, una volta per tutte! Coraggio, padron Frodo! Non posso portare l'Anello per voi, ma posso portare voi! Coraggio!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 67 – L’ultimo atto

 

 

SAURON: Aragorn… Elessar…


ARAGORN: Per Frodo.


PIPINO: Aaah!


MERRY: Aaah!


PIPINO: Aaah!


GANDALF: Aaah!


ARAGORN: Aaah!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 68 – Il Monte Fato

 

 

SAM: Guardate, padron Frodo. Un passaggio. Ci siamo quasi.


GOLLUM: Bravi gli Hobbit a salire così in alto!


SAM: Aah!


FRODO: Aahh!

 

GOLLUM: Ah! Non si va da quella parte. Non si fa del male al Tessoro.
 

FRODO: Hai giurato! Hai giurato sul Tesoro!
 

GOLLUM: Uuuh…
 

FRODO: Sméagol ha promesso!
 

GOLLUM: Sméagol ha mentito. Ah!
 

FRODO: Aah…


SAM: Ah! Aaah!


GOLLUM: Ah!

 

***


SAM: Ahh!

 

GOLLUM: Aah!
 

SAM: Frodo!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 69 – “Le aquile stanno arrivando!”

 

 

PIPINO: Le Aquile! Arrivano le Aquile!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 70 – La distruzione del Monte Fato

 

 

SAM: Frodo!


FRODO: Sono qui, Sam.


SAM: Distruggetelo! Avanti! Ora! Gettatelo tra le fiamme! Cosa state aspettando? Avanti, gettatelo!


FRODO: L'Anello è mio.


SAM: No. No. Nooo!


FRODO: Aah! Aah! Aaah! Aahh…


GOLLUM: Eh, eh, eh, eh, eh! Sì! Sì! Tessoro! Tessoro! Tessoro! Tessoro! Tessoro! Ah, ah, ah! Tessoro!

 

***


SAM: Datemi la mano! Afferrate la mia mano! No! Non cedete ora. Non cedete ora. Afferratela!

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 71 – La sconfitta di Sauron

 

 

MERRY: Frodo! Frodo!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 72 – La fine di tutte le cose

 

 

FRODO: Se n'è andato. E’ fatta.


SAM: Sì, padron Frodo. Ora è finita.


FRODO: Riesco a vedere la Contea… Il fiume Brandivino… Casa Baggins… I fuochi d'artificio di Gandalf… Le luci dell'Albero della Festa…


SAM: Rosie Cotton che balla… Aveva nastri nei capelli. Se mai mi fossi sposato con qualcuna, sarebbe stata lei. Sarebbe stata lei.


FRODO: Sono felice di essere con te, Samvise Gamgee. Qui, alla fine di ogni cosa.


SAM: Ah...

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 73 – La Compagnia si riunisce

 

 

FRODO: Gandalf?


GANDALF: Ah, ah, ah, ah, ah!


FRODO: Ah, ah, ah, ah, ah!


MERRY: Frodo!


GANDALF: Ah, ah, ah, ah, ah!


FRODO: Ah, ah, ah, ah, ah!


GIMLI: Oooh!


FRODO: Gimli!


GIMLI: Ah, ah, ah, ah!

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 74 – Il Ritorno del Re

 

 

GANDALF: Ora arrivano i giorni del Re. Possano essere benedetti!


RE ELESSAR: Questo giorno non appartiene a un uomo solo, ma a tutti. Insieme ricostruiamo questo mondo, da poter condividere nei giorni di pace. Et Eärello Endorenna utúlien. Sinome maruvan ar Hildinyar tenn' Ambar-metta. (Giungo dal Grande Mare nella Terra di Mezzo. Sarà questa la mia dimora, e quella dei miei eredi, sino alla fine del mondo.)

 

***

 

RE ELESSAR: Hannon le. (Grazie.)

 

***

 

RE ELESSAR: Amici miei, non inchinatevi a nessuno.

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 75 – Verso casa

 

 

FRODO: E fu così che ebbe inizio la Quarta Era della Terra di Mezzo. E la Compagnia dell'Anello, pur legata in eterno da amicizia e amore, ebbe fine. Dopo tredici mesi precisi da quando Gandalf ci aveva spinti al nostro lungo viaggio, ci ritrovammo a guardare un panorama familiare. Eravamo a casa.

 

***


PIPINO: Salve.

 

***


I HOBBIT: Hey, attento alla zucca! Eh! Ah, ah, ah!


II HOBBIT: Rosie, Rosie.


ROSIE: Buonanotte, ragazzi.

 

MERRY: Uuh…

 

***


FRODO: Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti, quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro? Ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.

 

***


SAM: Padron Frodo? Cosa c'è?


FRODO: Sono passati quattro anni da quel giorno a Colle Vento, Sam. Non è mai guarita del tutto.


SAM: "Andata e ritorno. Un racconto hobbit di Bilbo Baggins. E Il Signore degli Anelli di Frodo Baggins”. L'avete finito.


FRODO: Non proprio. C'è spazio per qualcosina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 76 – I Porti Grigi

 

 

FRODO: Bilbo una volta mi disse che la sua parte in questa storia sarebbe finita, che ognuno di noi deve venire e andarsene nel raccontarla. La storia di Bilbo era ormai finita. Non ci sarebbero stati altri viaggi per lui, salvo uno.

 

***


BILBO: Dimmi di nuovo, ragazzo. Dove andiamo?


FRODO: Al porto, Bilbo. Gli Elfi ti hanno accordato un onore speciale: un posto sull'ultima nave che lascia la Terra di Mezzo.


BILBO: Frodo, c'è qualche possibilità di rivedere quel mio vecchio anello, hm? Quello che ti ho dato.


FRODO: Mi dispiace, zio. Temo di averlo perduto.


BILBO: Oh. Peccato. Volevo tenerlo per l'ultima volta.

 

***


BILBO: Oh! Bene. Questo è uno spettacolo che non avevo mai visto prima.


GALADRIEL: Il Potere dei Tre Anelli è cessato. E’ arrivato il momento per il dominio degli Uomini.


ELROND: I Aear can vên na mar. (Il Mare ci chiama a casa.)


BILBO: Credo di essere, ma sì, pronto per un'altra avventura.


GANDALF: Addio, miei coraggiosi Hobbit. La mia opera è terminata. Qui, infine, sulle rive del Mare, si scioglie la nostra Compagnia. Non vi dirò "Non piangete", perché non tutte le lacrime sono un male. E’ il momento, Frodo.


SAM: Che cosa vuol dire?


FRODO: Siamo partiti per salvare la Contea, Sam. Ed è stata salvata. Ma non per me.


SAM: Non dite sul serio. Non potete andarvene.


FRODO: Le ultime pagine sono per te, Sam.

 

***

 

FRODO: Mio caro Sam, non si può essere sempre diviso in due. Dovrai essere saldo per molti anni. Hai tanto da godere, da vivere, da fare. La tua parte nella storia continuerà.

 

***


SAM: Bene, sono tornato.

 

 

THE END