"Il vento sussurra il tuo nome
La Terra è al sicuro e ti abbraccia riconoscente
Mentre il cielo si perde nell’immensità dei tuoi occhi,
Ove quel gracile raggio di vita
E’ il riflesso di un indomito e violento coraggio.
Indietro dimora, sogni e speranze
Innanzi il destino, al cui appello eroicamente rispondesti
Per sciogliere le catene del Mondo
Sotto il peso del Mondo
E annegare la sete e dimenticare la fame,
Penetrando l'oscurità e calpestando polvere
Laddove la Terra più non respirava,
Riposando tra cuscini di roccia desolata
Lottando contro la straziante prigionia di Colui che trafiggeva nebbie e
carni
Col suo sguardo di Fuoco.
Penso a quella volontà che si spinse avanti
Fino all’ultima riserva di forza,
E a quella goccia d'ingrata speranza
Che illuminava la tua pelle sfregiata
rivolta ai Monti dell'Est.
Il diluvio del Tempo non laverà quei segni.
E piango.
E sì che vorrei parlarti
Confidarmi, certa che capiresti
Perché spesso mi sento
Come la bianca nave di Cirdan che sta per salpare dal Mithlond.
Come Sam, Merry e Pipino, silenziosi e immobili sul molo,
con lo sguardo perso a Occidente, oltre il Grande Mare.
Perché tu
sai che quel mondo mi appartiene
E' la mia Fiamma dell’Occidente
La mia fiala-stella
Il mio fuoco d’artificio
Il mio fiero vessillo
Il mio lembas quotidiano
Il Mallorn del mio giardino
Il mio manto elfico
Il mio corno d’argento...
Il
mio Unico Anello.
Riposerai errando nel mio cuore
Sino al tramonto delle Ere.
E il tuo ricordo sarà l’esempio più vero
La cura per il mio spirito
Una Stella solitaria come me
che sorride nel cielo d'inverno".